Insieme allo chef de Il Reale, in classifica gli italiani Mauro Uliassi, i fratelli Camanini e Norbert Niederkofler
Come da tradizione, una settimana prima della cerimonia di premiazione, i World's 50 Best Restaurants 2019, hanno reso nota la classifica dei migliori ristoranti del mondo che si posizionano tra il posto numero 51 e il numero 100.
Quest'ano, però, la classifica è stata ampliato a 120 ristoranti per celebrare i 120 anni dell'acqua S.Pellegrino. “La lista 51-120 di quest'anno segna la più ampia rappresentazione della diversità geografica che abbiamo visto in 18 anni di celebrazione dell'eccellenza culinaria”, ha commentato William Drew della World's 50 Best organization. In questa seconda parte di classifica ci sono 4 ristoranti italiani: il Reale di Niko Romito a Castel di Sangro (che scende dal numero 36 al 51); Uliassi di Mauro Uliassi a Senigallia, che esordisce nella lista al 61° posto; il Lido 84, il ristorante sul Lago di Garda dei fratelli Camanini, cui è stato assegnato il premio One to Watch, che entra in classifica, al numero 78; il St.Hubertus di San Cassiano, che vede impegnato alla regia lo chef Norbert Niederkofler, che fa il suo ingresso nella lista, al numero 116.
Inoltre, anche se nella classifica è annoverato tra i ristoranti giapponesi, è un orgoglio italiano anche il posto 107 conquistato dal ristorante Luca Fantin dell’Hotel Bulgari di Tokyo. La cerimonia finale si terrà a Singapore il 25 giugno alle ore 14,45 ora italiana. Come raccontavamo in questo articolo>, non sarà possibile per Massimo Bottura provare a vincere di nuovo, visto che chi ha vinto il premio come miglior ristorante del mondo, entra nella hall of fame e non può gareggiare l'anno successivo.
Ecco la classifica 51-120
51. Reale, Castel di Sangro
52. Ikla, Istanbul
53. Arzak, San Sebastian
54. D.O.M., Saõ Paulo
55. Maaemo, Oslo
56. Relae, Copenhagen
57. Nobelhart & Schmutzig, Berlin
58. Sud 777, Mexico City
59. Burnt Ends, Singapore
60. Indian Accent, New Delhi
61. Uliassi, Senigallia
62. Nihonryori Ryogin, Tokyo
63. Florilége, Tokyo
64. The Ledbury, London
65. Selfie, Moscow
66. Core by Clare Smyth, London
67. Astrid y Gastòn, Lima
68. Fäviken, Järpen
69. Nahm, Bangkok
70. Saison, San Francisco
71. Singlethread, Healdsburg
72. Aqua, Wolfsburg
73. Maní, Saõ Paulo
74. Lasai, Rio de Janeiro
75. Diverxo, Madrid
76. Momofuku Ko, New York
77. Chef’s Table at Brooklyn Fare, New York
78. Lido 84, Gardone Riviera
79. Mingles, Seoul
80. Estela, New York
81. Quique Dacosta, Denia
82. Enigma, Barcelona
83. Dinner by Heston Blumenthal, London
84. Attica, Melbourne
85. Amass, Copenhagen
86. Tegui, Buenos Aires
87. Martin Berasategui, lasarte-Oria
88. Lung King Heen, Honk Kong
89. 108, Copenhagen
90. Alo, Toronto
91. Sushi Saito, Tokyo
92. Harvest, St.Petersburg
93. La Cime, Osaka
94. Aponiente, El Puerto de Santa Maria
95. Gaa, Bangkok
96. Belon, Hong Kong
97. Vendome, Bergisch Gladbach
98. Anne-Sophie Pic, Valence
99. The Jane, Antwerp
100. Oteque Rio De Janeiro
101. Brae, Birregurra
102. Amber, Hong Kong
103. Jade Dragon, Macao
104. Cococo, St. Petersburg
105. Kadeau, Copenhagen
106. Restaurant David Toutain, Paris
107. Il Ristorante Luca Fantin, Tokyo
108. L’Astrance, Paris
109. Alcalde, Guadalajara
110. Neolokal, Istanbul
111. Chambre Séparée, Ghent
112. St. John, London
113. Vea Hong Kong
114. La Colombe, Cape Town
115. Per Se, New York
116. St Hubertus, San Cassiano
117. Epicure, Paris
118. Ernst, Berlin
119. Atomix, New York
120. Sugalabo, Tokyo
C.d.G.