Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

World’s 50 Best Restaurants 2019, svelate le posizioni 51-120. Precipita Niko Romito

19 Giugno 2019
50_best 50_best

Insieme allo chef de Il Reale, in classifica gli italiani Mauro Uliassi, i fratelli Camanini e Norbert Niederkofler

Come da tradizione, una settimana prima della cerimonia di premiazione, i World's 50 Best Restaurants 2019, hanno reso nota la classifica dei migliori ristoranti del mondo che si posizionano tra il posto numero 51 e il numero 100. 

Quest'ano, però, la classifica è stata ampliato a 120 ristoranti per celebrare i 120 anni dell'acqua S.Pellegrino. “La lista 51-120 di quest'anno segna la più ampia rappresentazione della diversità geografica che abbiamo visto in 18 anni di celebrazione dell'eccellenza culinaria”, ha commentato William Drew della World's 50 Best organization. In questa seconda parte di classifica ci sono 4 ristoranti italiani: il Reale di Niko Romito a Castel di Sangro (che scende dal numero 36 al 51); Uliassi di Mauro Uliassi a Senigallia, che esordisce nella lista al 61° posto; il Lido 84, il ristorante sul Lago di Garda dei fratelli Camanini, cui è stato assegnato il premio One to Watch, che entra in classifica, al numero 78; il St.Hubertus di San Cassiano, che vede impegnato alla regia lo chef Norbert Niederkofler, che fa il suo ingresso nella lista, al numero 116.

Inoltre, anche se nella classifica è annoverato tra i ristoranti giapponesi, è un orgoglio italiano anche il posto 107 conquistato dal ristorante Luca Fantin dell’Hotel Bulgari di Tokyo. La cerimonia finale si terrà a Singapore il 25 giugno alle ore 14,45 ora italiana. Come raccontavamo in questo articolo>, non sarà possibile per Massimo Bottura provare a vincere di nuovo, visto che chi ha vinto il premio come miglior ristorante del mondo, entra nella hall of fame e non può gareggiare l'anno successivo.

Ecco la classifica 51-120

51. Reale, Castel di Sangro

52. Ikla, Istanbul

53. Arzak, San Sebastian

54. D.O.M., Saõ Paulo

55. Maaemo, Oslo

56. Relae, Copenhagen

57. Nobelhart & Schmutzig, Berlin

58. Sud 777, Mexico City

59. Burnt Ends, Singapore

60. Indian Accent, New Delhi

61. Uliassi, Senigallia

62. Nihonryori Ryogin, Tokyo

63. Florilége, Tokyo

64. The Ledbury, London

65. Selfie, Moscow

66. Core by Clare Smyth, London

67. Astrid y Gastòn, Lima

68. Fäviken, Järpen

69. Nahm, Bangkok

70. Saison, San Francisco

71. Singlethread, Healdsburg

72. Aqua, Wolfsburg

73. Maní, Saõ Paulo

74. Lasai, Rio de Janeiro

75. Diverxo, Madrid

76. Momofuku Ko, New York

77. Chef’s Table at Brooklyn Fare, New York

78. Lido 84, Gardone Riviera

79. Mingles, Seoul

80. Estela, New York

81. Quique Dacosta, Denia

82. Enigma, Barcelona

83. Dinner by Heston Blumenthal, London

84. Attica, Melbourne

85. Amass, Copenhagen

86. Tegui, Buenos Aires

87. Martin Berasategui, lasarte-Oria

88. Lung King Heen, Honk Kong

89. 108, Copenhagen

90. Alo, Toronto

91. Sushi Saito, Tokyo

92. Harvest, St.Petersburg

93. La Cime, Osaka

94. Aponiente, El Puerto de Santa Maria

95. Gaa, Bangkok

96. Belon, Hong Kong

97. Vendome, Bergisch Gladbach

98. Anne-Sophie Pic, Valence

99. The Jane, Antwerp

100. Oteque Rio De Janeiro

101. Brae, Birregurra

102. Amber, Hong Kong

103. Jade Dragon, Macao

104. Cococo, St. Petersburg

105. Kadeau, Copenhagen

106. Restaurant David Toutain, Paris

107. Il Ristorante Luca Fantin, Tokyo

108. L’Astrance, Paris

109. Alcalde, Guadalajara

110. Neolokal, Istanbul

111. Chambre Séparée, Ghent

112. St. John, London

113. Vea Hong Kong

114. La Colombe, Cape Town

115. Per Se, New York

116. St Hubertus, San Cassiano

117. Epicure, Paris

118. Ernst, Berlin

119. Atomix, New York

120. Sugalabo, Tokyo

C.d.G.