È stato un fine settimana vulcanico quello che ha visto coinvolta l’associazione Volcanic Wines, dove due importanti degustazioni hanno permesso ai nuovi presidenti delle denominazioni coinvolte di potersi conoscere, parlare e tracciare quelli che saranno i prossimi passi.
Napoli e Milo sono infatti serviti da trampolino di lancio per la nuova fase dell’associazione Volcanic Wines, nata 10 anni fa per riunire tutte le Doc vinicole italiane che sorgono su matrice vulcanica. Tanti gli obiettivi condivisi, a partire dalla definizione di quali siano le zone vulcaniche italiane e per fare questo si guarda con attenzione verso il prossimo congresso della Società Geologica Italiana il cui presidente, Sandro Conticelli che ha seguito sin dall’inizio i primi passi dell’associazione, proporrà un documento dettagliato sul rapporto tra geologia e vino, con una particolare attenzione a quello proveniente da territorio vulcanico e relative mappe. Verrà quindi demandata a un ente indipendente la definizione dei confini vulcanici di ogni singolo territorio ed è da questa base che verrà rilasciato il logo Volcanic Wines, che si potrà apporre su quelle bottiglie ove il suolo da cui deriva il vino sia prettamente di origine vulcanica.
Si continua nel frattempo a rafforzare la promozione congiunta attraverso degustazioni e altri eventi come quello che si terrà a Malazè il prossimo fine settimana nel territorio dei Campi Flegrei o il Merano Wine Festival, con una memorabile degustazione durante i giorni della kermesse altoatesina. “Questi incontri – dice Sandro Gini, presidente del Consorzio del Soave che detiene il marchio Volcanic Wines – ci hanno permesso di confrontarci su temi e problemi comuni. Non ci unisce solo il suolo, ma anche la fatica di lavorare spesso in condizioni estreme”. “Durante i giorni di manifestazione abbiamo rinsaldato il legame tra i nostri territori per renderli più forti – ribadisce Antonio Benanti, presidente della Doc Etna – I vini dei vulcani riescono ancora a risultare evocativi e attrattivi; ci sono tutte le possibilità per costruire qualcosa di importante per il futuro”.
C.d.G.