Un violento nubifragio con grandine si è abbattuto sui vigneti dei Castelli Romani, colpendo piante già sofferenti per le temperature elevate e la siccità.
Lo fa sapere la Coldiretti Lazio, invitando le aziende danneggiate a rivolgersi presso gli uffici comunali per sollecitare la immediata verifica dei danni e quindi l'attivazione delle procedure per il riconoscimento della dichiarazione di calamità. Ad essere danneggiata, in particolare, è la produzione vitivinicola Igp del versante nord, quella dei comuni di Zagarolo, San Cesareo, Colonna, Gallicano e Montecompatri. La grandinata, arrivata nella più delicata fase vegetativa dei grappoli, potrebbe aver compromesso in qualche caso anche la stessa qualità delle uve. Nella zona di Velletri, invece, sono cadute solamente poche gocce di pioggia con i viticoltori costretti a proseguire nelle irrigazioni di soccorso per salvare soprattutto gli impianti produttivi più giovani, quelli maggiormente provati dagli effetti della siccità. La disponibilità di acqua tuttavia non è illimitata. Molti produttori, ricorda Coldiretti, hanno dovuto abbassare gli impianti di pescaggio fino a 6 metri nel sottosuolo perché anche nella fascia territoriale dei Castelli Romani si riscontra un preoccupante depauperamento delle falde. La situazione, al momento, è sotto controllo e gestibile ma se non ci saranno precipitazioni da qui alla fine di agosto la produzione vitivinicola – conclude Coldiretti Lazio – potrebbe correre seri rischi di tenuta.
C.d.G.