Il mercato italiano sembra offrire nuove opportunità, a dimostrazione che non c'è solo l'estero a dare soddisfazione alle cantine nazionali.
Il 36,5% delle aziende, infatti, ha dichiarato un aumento del fatturato domestico nei primi 4 mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre il 53,9% non ha registrato variazioni di rilievo.
È quanto emerge dal IV Osservatorio wine2wine, secondo il quale a trainare il mercato sono state le vendite effettuate direttamente in cantina. Sei aziende su dieci, infatti, sono soddisfatte dell'andamento di questo canale, segno che il rapporto diretto è la chiave per far conoscere la propria realtà e fidelizzare vecchi e nuovi clienti con vantaggi legati anche alla mancanza di intermediari; e questo in particolare per le cantine con produzioni comprese tra 100 mila e 1 milione di bottiglie (67,6%) e fatturati superiori ai 2 milioni di euro.
Situazione complessivamente positiva anche per i canali distributivi Horeca e Wine Bar (soddisfatte 4 cantine su 10), meno per le vendite in enoteca. L'e-Commerce, invece, non decolla, confermandosi all'ultimo posto anche per quanto riguarda la soddisfazione, con meno del 20% di cantine che esprimono un giudizio positivo a fronte di un 38,2% che invece fatica a raccogliere frutti da questo strumento; a frenare questo tipo di vendite sono anche la difficoltà nel gestire ordinativi e spedizioni e le criticità registrate nel fissare un prezzo tale da non danneggiare gli altri canali di vendita. Sul fronte dei mercati esteri, infine, si conferma strategico il ruolo degli importatori, con il 63,6% delle cantine soddisfatte.
C.d.G.