Lo rivela l'Ismea: il 58 per cento del vinificato italiano è cooperativo
Il 58% del vino italiano è cooperativo e non è da meno il prodotto a marchio. Lo dice un’indagine interna realizzata da Alleanza delle Cooperative Italiane in occasione del Vinitaly. Lo spunto è una rilevazione Ismea, che attribuisce al vino cooperativo il 52% del vinificato complessivo nazionale delle Dop e il 65% delle Igp, quote superiori rispetto al peso coop sui ‘vini comuni’ (50%).
Si parte dal Veneto, con 2 tra le principali Dop italiane: il Prosecco Doc, dove il 50% della vinificazione proviene dalla cooperazione, e il Valpolicella, che arriva al 62% del totale prodotto. Una roccaforte, quella del Veneto, che si manifesta anche con l’80% del Soave Doc o del 53% del bianco concorrente, il Custoza. In Trentino, dove 3 bottiglie su 4 sono cooperative, la presenza tra i vini di qualità è ancora più marcata, con quote oltre il 90% del prodotto per le Doc di Teroldego Rotaliano, Trentino, Valdadige e Casteller e un 24% per lo spumante Trentodoc. Anche nelle due supergriffate regioni enologiche – Toscana e Piemonte – la presenza della cooperazione si fa sentire, con il 10% della produzione del Brunello di Montalcino, il 15% del Barolo, il 20% del Chianti Classico Docg, il 50% del Nobile di Montepulciano, il 42% del Dolcetto di Dogliani e il 22% del Barbaresco. E se in Emilia Romagna vino è sinonimo di cooperativa – con circa il 90% del Lambrusco vinificato e il 75% del Sangiovese di Romagna – anche nel Lazio si raggiungono quote plebiscitarie, con il 100% per la Doc Vignanello e il 98% per la Igt Colli Cimini. Notevole anche il peso in Puglia – dove secondo l’indagine di Alleanza delle Cooperative – si contano 6 Doc con valori pari all’80% dell’intera produzione, mentre il Primitivo di Manduria raggiunge quota 40%.
Le 493 cooperative (187 esporranno al Vinitaly) attive nel settore (quasi 179.000 i soci produttori) fatturano complessivamente 4,3 miliardi e coinvolgono poco meno di 8.700 addetti. Le dimensioni medie di una cooperativa vitivinicola associata sono pari a 8,4 milioni di euro di giro d’affari e, in termini di occupati, l’impresa vitivinicola coinvolge mediamente 17 addetti. Nel 2015 il fatturato aggregato derivante dall’export delle cantine cooperative è arrivato a 1,8 miliardi di euro, pari a circa un terzo di tutto il valore del vino commercializzato all’estero.
C.d.G.