Calano le vendite ma si registra un migliore impatto del prezzo –mix, e nel carrello della spesa finiscono più Igt che Doc.
Questo il trend delle vendite al dettaglio rilevato da Ismea e analizzato nel bolg I numeri del Vino di Marco Baccaglio.
Già da tempo si prospettava questo tipo di quadro, a ridosso della chiusura dell'anno e del periodo che normalmente vede un'impennata dei consumi ecco qualche notizia sulla situazione attuale. La crisi ha fatto calare i consumi dell’agroalimentare in generale, ma a quanto dicono i dati delle vendite il vino tiene. Ha tenuto nei primi mesi del 2012 e continua a farlo. Certo si è registrato un calo del 3% in volume, ma questo è stato controbilanciato da un +5% del prezzo mix. Molto forte quello relativo ai vini a indicazione geografica tipica: un +7%, secondo quanto riporta Ismea. E dei vini con questa certificazione di qualità vanno meglio i bianchi. I rossi hanno subito una lieve contrazione. Segno positivo anche per l’andamento delle vendite del vino sfuso e degli spumanti. In generale rispetto al 2010, che si potrebbe definire un anno a tinte quasi nere, il 2012 indica tutto sommato uno stato di buona salute del comparto nonostante il periodo.