(Shenzhen)
di Emanuele Scarci
Un'alleanza italo-cinese studiata per spingere la start up Wine2Asia, ma che indirettamente arreca un danno ai tedeschi di ProWein.
VeronaFiere rivede le date del nuovo salone Wine2Asia di Shenzhen, si accoda a Hong Kong International Wine & Spirits Fair con cui ha rinnovato l'accordo triennale di partecipazione e sfida (come in Europa) i tedeschi di ProWein China, anteponendo di un giorno la propria manifestazione. Wine2Asia, il primo evento organizzato direttamente da Vinitaly in partnership con Pacco communications, avrebbe dovuto tenersi, come inizialmente annunciato, a Shenzhen nel giugno 2020, pochi giorni dopo la francese Vinexpo HK (26-28 maggio 2020). Ora l'evento è stato spostato a novembre, dal 9 all'11 del 2020. Nella fiera rinnovata di Shenzhen il nastro verrà tagliato due giorni dopo la chiusura di Hong Kong International Wine & Spirits Fair, una fiera al vino (5-7 novembre) in cui VeronaFiere organizza “The Vinitaly Pavilion” e “Sol Intl’Evo Oil Show”. Shenzhen dista da Hong Kong meno di 50 chilometri e oltre 1.400 da Shanghai.
Per puro caso Wine2Asia chiuderà i battenti il giorno prima dell'apertura a Shangai di ProWein China, in programma dal 12 al 14 novembre. Alla fine in 8 giorni verranno inaugurate in Cina 3 fiere internazionali. Una prova di forza, molto probabilmente pianificata a tavolino e con un occhio puntato sui flussi dei buyer e l'altro ai concorrenti. Ma accodarsi alla manifestazione di Hong Kong non rischia di stancare i buyer e costringerli a scegliere? “Sono due progetti diversi – obietta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – A Hong Kong organizziamo il Padiglione italiano, guidando le imprese italiane. Quindi svolgiamo un ruolo di servizio con soddisfazione delle aziende che entrano in contatto con buyer provenienti da tutta l'area del Pacifico e dell'Indocina. A Shenzhen invece siamo organizzatori diretti per la prima volta di una fiera in Cina, in tandem col partner Pacco communication: con espositori italiani e internazionali. Puntiamo ad ospitarne 400 su una superficie di 16 mila metri quadri netti e 40 mila lordi”.
Mantovani glissa su una possibile alleanza con Hktdc (proprietario di Hong Kong International Wine & Spirits Fair) e sull'effetto traino delle due manifestazioni; tanto più sul confronto a distanza con ProWine China. La stessa manifestazione organizzata dai tedeschi nel 2018 ha raccolto, secondo le loro dichiarazioni, 750 espositori provenienti da 39 paesi e circa 19 mila visitatori. Mentre l'ultima edizione di Hong Kong International Wine & Spirits Fair ha registrato 1.075 espositori provenienti da 33 Paesi, con 19 mila buyer. Mantovani preferisce soffermarsi sulle specificità di Shenzhen: “E' una citta in grande sviluppo, una citta che parla a un paese immenso e molto giovane. Siamo estremamente fiduciosi”.