Unione Italiana Vini, Federvini ed Enoteca Italiana fanno rotta su Taiwan.
Parte il progetto “Vini Italiani a Taiwan” promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. E' uno dei mercati più promettenti del futuro, un Paese che vanta un reddito procapite di 37mila euro e che conta 23 milioni di abitanti. “E una testa di ponte verso il continente asiatico: questo moltiplica per i nostri imprenditori le opportunità commerciali sviluppare soprattutto nel food. (vino, olio, Parmigiano reggiano, aceto balsamico, funghi,). La presenza dei prodotti italiani, infatti, pur registrando un accresciuto interesse da parte dei consumatori locali,il cui reddito procapite è del livello di quello europeo, resta insoddisfacente rispetto alle potenzialità del mercato e alla qualità dei prodotti Made in Italy. In particolare il vino italiano, molto apprezzato dagli intenditori, non appare sufficientemente conosciuto dai consumatori che amano le abitudini di consumo occidentale in generale, ma verso i quali occorre fare una capillare opera di informazione, comunicazione e formazione” , ha commentato il firmatario del progetto Pietro Celi, direttore generale per le Politiche di internazionalizzazione e la promozione degli Scambi del Mise.
L'iniziativa si articolerà in più fasi, in degustazioni e attività di formazione. Si parte con un seminario nella capitale Taipei, previsto per novembre 2013, destinato a giornalisti, opinion leader, operatori, buyer di department stores per iniziarli alla conoscenza dell’Italia enoica, e in BtoB, cui saranno invitati anche i Food & Beverage manager dei principali alberghi e ristoranti, e anche tour operator. Seguirà poi un incontro in cui saranno proposti abbinamenti di vini con specialità enogastronomiche italiane, per cominciare a colmare le consistenti lacune di conoscenza e informazione sul vino italiano nel mercato taiwanese.
C.d.G.