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Scenari

“Vigneto Italia”, ogni anno al massimo 6.400 ettari in più. “Così sarà tutelata la produzione”

05 Gennaio 2016
maurizio_martina maurizio_martina

Ogni anno il “Vigneto Italia” potrà crescere al massimo di circa 6.400 ettari. Dando attuazione alla disciplina europea, il ministero delle Politiche agricole mette un calmiere alla superficie vitata nazionale, che peraltro risulta in calo di circa 8-9.000 ettari nell'ultimo decennio, col nuovo sistema di autorizzazioni per impianti viticoli in vigore dal primo gennaio scorso fino al 31 dicembre 2030.

“'Siamo pronti all'attuazione del nuovo sistema e ad affrontare una fase importante che abbiamo preparato per tutelare al meglio la filiera vitivinicola italiana”' afferma il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Nel 2015, ricorda il ministro, “abbiamo riconquistato il primato mondiale di produzione e vogliamo utilizzare efficacemente tutti gli strumenti a supporto dei produttori. Negli ultimi anni abbiamo visto un calo costante degli ettari vitati, quindi col nuovo regime – sottolinea il ministro Martina – dobbiamo far in modo di poter rispondere bene alle richieste del mercato''.

Questo strumento approvato in Consiglio dei ministri il 4 dicembre sostituisce il regime di limitazione agli impianti viticoli gestito attraverso il sistema dei 'diritti di impianto e reimpianto'. E “permetterà – precisa il ministero delle Politiche agricole – il rilascio di autorizzazioni per l'impianto di nuovi vigneti, per i reimpianti e per convertire ed utilizzare i 'vecchi' diritti di reimpianto in possesso dei produttori. Le autorizzazioni verranno rilasciate nel limite massimo annuo dell'1% della superficie vitata nazionale. Nel primo anno – conclude il ministro Martina – abbiamo previsto i necessari controlli di funzionamento anche per effettuare ulteriori miglioramenti a favore delle aziende”.

C.d.G.