Richieste per tredicimila e 400 ettari. E’ il dato relativo alle domande di vendemmia verde presentate per quest’anno in Sicilia.
Sinora sono state accolte quelle per dodicimila e 680 ettari. Una riduzione rispetto allo scorso anno secondo quanto riferiscono dagli uffici dell’assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari. I controlli vengono effettuati da Agea e la riduzione di quest’anno potrebbe essere legata a due fattori: una finta vendemmia verde dichiarata, oppure il fatto che la superficie che viene pagata è quella netta, cioè non viene considerato vigneto la zona a servizio dello stesso. Ciò significa in pratica che su un ettaro viene decurtato, in fase di liquidazione, la zona a servizio del vigneto. Intanto entro il 15 ottobre avverranno i pagamenti della misura da parte di Agea. Del resto la vendemmia verde è una misura Ocm vino che nasce per aiutare i viticoltori in crisi. Il bando prevede infatti l’aiuto forfettario, un incentivo quindi, destinato per l’eliminazione totale dei grappoli quando sono ancora acerbi in modo da annullare la resa della superficie vitata interessata. In Sicilia, malgrado la riduzione registrata quest’anno, sembra comunque che ci sia una domanda maggiore rispetto alle altre regioni d’Italia. Una misura che comunque risulta essere una risoluzione temporanea. Tuttavia, dal punto di vista agronomico, i vigneti “trattati” con la vendemmia verde risultano trasformarsi con tralci più vigorosi ed ottenere un maggiore potenziale produttivo ad un anno di distanza. Ma il messaggio che arriva è non abusarne, si rischierebbe l’abbandono dei vigneti.
Sandra Pizzurro