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Scenari

Vendemmia 2024, la siccità non spaventa i consorzi: “Qualità e quantità eccellenti”

08 Agosto 2024
Vendemmia 2024, parlano i presidenti di alcuni consorzi Vendemmia 2024, parlano i presidenti di alcuni consorzi

E’ già cominciata in Sicilia e in altre zone meridionali dell’Italia. Ma come sarà questa vendemmia 2024? Ne abbiamo parlato con alcuni presidenti di importanti consorzi italiani. Secondo Antonio Rallo, presidente della Doc Sicilia, le previsioni annunciate qualche giorno fa sono confermate: “In Sicilia la qualità delle uve è eccellente – dice – La siccità e le temperature più elevate della media hanno generato un sostanziale anticipo dell’inizio della vendemmia. Si prospetta una notevole flessione della quantità prodotta (rispetto alla media dei 5 anni precedenti) che si attesterà sui moderati volumi dello scorso anno”. Aspettative buone su qualità e quantità anche per Vitaliano Maccario, presidente del consorzio Barbera d’Asti e Monferrato: “Non ci sono stati eventi particolarmente impattanti in quest’annata, fatto salvo un aumento della piovosità che ha intaccato tutto il Nord Italia. L’abbassamento delle temperature in corrispondenza dei mesi di fioritura ha ritardato leggermente la data di inizio vendemmia, che è prevista per le prime settimane di settembre per le uve a bacca bianca per poi passare alla raccolta di uve rosse verso la seconda metà del mese di settembre. Un ottimo risultato che possiamo confermare arrivi anche dall’oculato e corretto approccio delle nostre aziende dal punto di vista dei trattamenti fitosanitari”.

Per Massimo Sepiacci, presidente di Umbria Top, la società cooperativa che raggruppa la maggioranza delle aziende vitivinicole regionali, “la vendemmia 2024 si prospetta buona per quantità e qualità. Del resto, la regione è caratterizzata da un clima continentale con influenze mediterranee: le estati calde e gli inverni freddi, insieme alle colline ben ventilate, creano condizioni ideali per la viticoltura. Sebbene le aree con terreno argilloso soffrano un po’ meno il caldo, rispetto alle aree con terreno sabbioso, la qualità delle uve sarà fortemente influenzata dalle condizioni climatiche estive, perché le piante potrebbero risentire, se dovesse continuare così, della siccità e del caldo che sta contraddistinguendo la stagione in corso. Come elemento a favore sulla resa qualitativa dell’annata in corso, lasciano sicuramente ben sperare l’assenza di elementi patogeni. Si confida quindi in qualche pioggia estiva, ma al momento non si prevede un anticipo sostanziale delle fasi di raccolta”. Si respira fiducia anche nelle parole di Raffaele Librandi, presidente del consorzio Doc Cirò e Melissa: “Quest’anno i produttori del Consorzio Cirò e Melissa sono fiduciosi per la buona riuscita della vendemmia 2024, in quanto lo stato fitosanitario dei vigneti è ottimo, non si sono sviluppate malattie che hanno intaccato il raccolto. Il lavoro di cura meticolosa portato avanti dai produttori nei mesi precedenti la raccolta per sopperire alla carenza idrica ha portato a risultati soddisfacenti. Rispetto allo scorso anno abbiamo iniziato con la vendemmia dei vitigni internazionali con un anticipo di quindici giorni, di conseguenza i grappoli sono leggermente più piccoli rispetto alla media; tuttavia, la quantità di uva è superiore al 2023 e ci aspettiamo un raccolto con alti standard qualitativi”.