(Andrea Sartori presidente consorzio Valpolicella e Olga Bussinello, direttore del consorzio)
Un fatturato da 2,2 milioni di euro e margini di liquidità e di struttura in crescita rispettivamente del 50% e del 6% rispetto alla media del biennio precedente.
Sono i principali dati del bilancio 2017 del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, la realtà associativa no profit di emanazione ministeriale con effetti erga omnes, che rappresenta oltre l'80% dei produttori che utilizzano la denominazione “Valpolicella”, approvato ieri sera nel corso dell'assemblea ordinaria dei soci. Tra le attività istituzionali di promozione, che con quelle di tutela e vigilanza della denominazione assorbono oltre l'86% del consuntivo approvato (1,9 milioni di euro), le 12 iniziative per l'internazionalizzazione realizzate l'anno scorso hanno raggiunto complessivamente 9 Paesi: Usa con San Francisco, Los Angeles e New York; Canada con Vancouver e Toronto; Zurigo, Dusseldorf; Londra; Varsavia; Praga; Kiev; Hong Kong. Intensificati anche gli eventi sul territorio: 12 tra seminari, convegni, incontri tecnici e manifestazioni come l'Anteprima Amarone e il Vinitaly, oltre a un calendario di degustazioni organizzate anche con partner tecnici e programmi di incoming sul territorio.
La tutela della denominazione a livello nazionale e internazionale attribuita al Consorzio rappresenta l'altro ingente capitolo di spese del bilancio 2017. L'anno scorso il Consorzio ha perseguito legalmente 17 tra false denominazioni e utilizzi impropri e illegali della denominazione in 12 mercati; dall'Ue alla Cina, da Danimarca e Svezia alla Francia fino all'Armenia e al Regno Unito.
C.d.G.