Otto nuovi ristoranti sono entrati nell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, la prima associazione di ristoratori nata in Italia. Sono quindi 112 i locali (di cui 11 all’estero fra Europa, Stati Uniti e Giappone) che fanno parte del sodalizio, fondato nel 1964 per salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, che allora correvano il rischio di perdersi sotto la spinta dell’omologazione del gusto e la moda della cosiddetta cucina internazionale, mentre la cucina tipica delle regioni era, come scrisse il gastronomo Vincenzo Buonassisi, “sconosciuta o negletta”. A una felice e puntuale idea di Dino Villani, uomo di cultura e maestro di comunicazione (a cui si devono, fra l’altro, l’ideazione del concorso “5000 lire per un sorriso” che nel 1946 diventò Miss Italia e del Premio Suzzara progettato con Zavattini, oltre all’idea di far diventare il 14 febbraio la Festa degli Innamorati e di creare un dolce-simbolo per Pasqua, la colomba pasquale appunto) si associò un gruppo di ristoranti di qualità con l’obiettivo di ridare notorietà e prestigio alle tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, a quell’epoca poco valorizzata.
A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare, su cui è effigiata la specialità del locale. Il piatto viene donato a chi degusta il Menu del Buon Ricordo (goloso excursus che ciascun ristoratore crea liberamente per far scoprire i sapori della sua terra, che varia ovviamente con le stagioni, ma in cui la specialità del locale viene sempre inserita, in tutto l’arco dell’anno), affinché porti con sé a casa il ricordo di una piacevole esperienza gastronomica. Per conoscere da vicino i Ristoranti del Buon Ricordo e le loro specialità, si può consultare il sito> o sfogliare la Guida 2024 appena pubblicata, in distribuzione gratuita nei ristoranti associati e scaricabile dal sito, dove si trovano anche gli Hotel, che hanno al loro interno un ristorante del Buon Ricordo. In ogni scheda un QR Code riporta al sito del ristorante, in modo che si possono avere tutte le informazioni a portata di click.
New entry e cambi piatto
Queste le 8 new entry con le loro specialità: Ristorante Bon Parej di Torino con Bonet, il Ristorante La Baia di Cremia (CO) con Persicotto, il Ristorante Enoteca del Duca di Volterra (PI) con Ravioli del Duca con piccione, crema di pere e finocchietto selvatico, il Ristorante Armare di Roma con Calamaro ripieno, l’Osteria Famiglia Principe 1968 di Nocera Superiore (SA) con ‘O Scarpariello del Principe 1968, La Bettola del Gusto di Pompei (NA) con Spaghettoni di Gragnano Igp con alici fresche, colatura tradizione di Cetara, tartufo nero e burro di bufala, il Ristorante Ciccio in Pentola di Palermo con Paccheri al gambero rosso e pomodoro ciliegino, il Terre – Pasta & Natural Wine di New York con Pappardelle con ragù di cinghiale selvatico.
Lo Statuto del Buon Ricordo prevede che i ristoranti possano cambiare periodicamente la loro specialità. Per il 2024, lo fanno in quattro. Le nuove proposte sono: il Risotto ai fiori di zucchina e tartufo di Bellagio del Ristorante Salice Blu a Bellagio (CO), le Mezze maniche di Fornio dal 1928 dell’Osteria di Fornio a Fidenza (PR), le Polpette contadine del Ristorante dell’Hotel Barbieri a Altomonte (CS), le Caserecce al pesto di limoni con tartare di gambero del Ristorante Filippino a Lipari (ME).
Il Piatto del Buon Ricordo d’Oro a Gerry Scotti
Fra le novità dell’associazione c’è l’istituzione del Piatto del Buon Ricordo d’Oro, che sarà attribuito a partire da quest’anno a un personaggio che condivide con il Buon Ricordo l’idea di preservare e valorizzare la cucina della tradizione regionale italiana, straordinario patrimonio culturale e materiale che l’associazione difende da 60 anni. Il Piatto del Buon Ricordo d’Oro 2023 è stato assegnato a Gerry Scotti, uno dei volti televisivi più noti e amati di sempre, raffinato gourmet, intenditore ed amante delle cose buone, eccellente conoscitore dei prodotti e della cucina italiani, nel corso della serata milanese di presentazione delle new entry. A consegnarglielo, con il presidente Cesare Carbone e il segretario generale operativo Luciano Spigaroli, Francesca Solimene, nel cui opificio di famiglia è stato realizzato a mano, come tutti gli altri piatti del Buon Ricordo.
60 anni di Buon Ricordo
Il 2024 sarà un anno molto importante per il Buon Ricordo. L’associazione compirà infatti 60 anni e festeggerà questo felice traguardo con un evento da record, “100 Chef per una sera”, che si preannuncia memorabile come lo era stata la Cena per i 50 anni tenutasi nel centro storico di Parma. Come allora, a cucinare per 1000 commensali accomodati a un’unica, lunghissima ed elegante tavolata (che allora era stata di 300 metri) saranno 100 Chef del Buon Ricordo. Incantevole la cornice, Vietri sul Mare, Città della Ceramica a cui il Buon Ricordo è da sempre legato, dato che qui sono realizzati da sempre i suoi famosi piatti. L’evento è stato annunciato nel corso della serata di presentazione delle new entry, presente Daniele Benincasa, Consigliere delegato a Ceramica, Commercio ed Attività Produttive del Comune di Vietri sul Mare. “Siamo convinti che se ai famosi 12 fondatori nel 1964 fosse stato detto che dopo 60 anni l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo sarebbe stata ancora viva e pronta a festeggiare un compleanno così importante, sarebbero rimasti sorpresi e al tempo stesso orgogliosi – dicono il Presidente Cesare Carbone e il Segretario Generale Operativo Luciano Spigaroli – Per noi ristoratori che abbiamo sposato il motto “Attraverso un paese e la sua cucina”, questo traguardo non può non essere che uno stimolo e un impegno, che affronteremo con la massima concentrazione. Il 2024 sarà un’annata di grandi festeggiamenti, ma sarà anche fatto da 365 giorni di metodico lavoro in ognuna delle nostre botteghe. Offrire ai nostri clienti un’esperienza enogastronomica unica legata alla tradizione attraverso i nostri Menu del Buon Ricordo regalerà, e ci regalerà, quelle emozioni che sono la migliore ricompensa alle nostre dure giornate di lavoro. La squadra è compatta e motivata. Nessun traguardo è precluso.”