Una data da segnare a futura memoria: 24 settembre 2016. Il giorno in cui sarà finalmente ufficiale la candidatura del Chianti Classico a Patrimonio dell’Umanità sancito dall'Unesco.
Un lungo percorso burocratico che non ha coinvolto solo i vertici del Consorzio di tutela toscano, ma anche otto comuni, coinvolti in parte o totalmente in questo progetto importantissimo che rivoluzionerà per sempre questa porzione di Toscana.
“L’accordo c’è tra tutte le parti – spiega Giuseppe Liberatore, direttore del consorzio di tutela Chianti Classico – Adesso la richiesta di candidatura è ufficiale”. Domani, Liberatore, insieme ai vertici del Consorzio, sveleranno la notizia alla stampa nel corso di una conferenza prevista presso la sede del Consorzio.
Circa due anni di lavori, tra sopralluoghi, incontri, meeting e riunioni. Ora dalla Tentative List, si è passati all’iscrizione vera e propria di richiesta per la World Heritage List della Unesco.
(Giuseppe Liberatore, direttore consorzio Chianti Classico)
Nel progetto, come detto, sono coinvolti 8 comuni: Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti e Radda in Chianti totalmente; in parte anche i comuni di Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. “Il nostro progetto apre scenari di valorizzazione del territorio interessanti – dice Liberatore – Noi l’iscrizione alla World Heritage List la chiediamo per il territorio, non per il vino. Perché il nostro obiettivo è quello di valorizzare le noste splendide colline”.
Dopo pile e pile di documenti firmati e una serie di protocolli, insomma ci siamo: “Avviamo formalmente l’iter – dice Liberatore – Ci stiamo muovendo in una certa direzione. E soprattutto quello di realizzare una sorta di museo a cielo aperto dinamico che possa raccontare e far vivere questi territori nel migliore dei modi possibili”.
Il 24 settembre non è stata scelta come data casuale, visto che proprio domani il Chianti Classico compie 300 anni di vita, da quando, il 24 settembre del 1716 fu presentato il bando di Cosimo III con le quali venivano stabilite le zone di produzione del Chianti Classico. In questo link tutti gli eventi previsti.
C.d.G.