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Scenari

Un marchio per il pane di Palermo: “Recuperiamo la tradizione di pizziati e vastedde”

01 Agosto 2017
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L'iniziativa di Slow Food che vuole mettere insieme un gruppo di panificatori palermitani che si impegneranno a produrre il pane come quello di una volta

Un marchio per tutelare il consumatore, ma anche l'impegno dei panificatori a riprendere l'antica tradizione del vero pane di Palermo. 

Con questo spirito di iniziativa, si terrà la prima riunione dei panificatori palermitani il 9 agosto alla Sala delle Carrozze di Villa Niscemi a Palermo organizzata dalla condotta Slow Food. Obiettivo è quello di creare una “Comunità del cibo Pane di Palermo”. “Si sta perdendo l'antica tradizione del pane di Palermo – racconta Mario Indovina, fiduciario della Condotta Slow Food – non solo con l'utilizzo dei grani moderni, ma anche sulle forme. E' davvero difficile trovare nei panifici i “pizziati” o le “vastedde”. Ecco si parte da qui per cercare di recuperare un'antica tradizione sulle forme e sulle farine”. A proposito dei grani, Indovina dice: “Non bisogna demonizzare i grani moderni. Il nostro percorso di scrittura di questo disciplinare, ragguaglierà i panificatori anche sulle farine di nuovo utilizzo”. Il pane di Palermo, secondo la tradizione era fatto con farine abbastanza raffinate, come quelle di tipo 1 e 2, “mentre oggi paradossalmente il pane più venduto in città è il semprefresco fatto con farina di tipo 00”, dice Indovina. 

Negli ultimi anni la qualità del pane di Palermo è andata via via scemando: “Oggi, con la nuova moda dei grani antichi, si sta assistendo alla diffusione di pane molto diverso da quello della nostra tradizione sia per le tecniche di panificazione tipiche della nostra città sia per tipologie delle farine usate, sia per le forme e, non ultimo, per il sempre più diffuso utilizzo di lieviti chimici, miglioratori e starter – dice Indovina – Un pane buono, pulito, giusto, sano, confezionato nel rispetto delle tradizioni e dei prodotti locali è quanto ci proponiamo”. Il progetto prevede l'uso di grani siciliani certificati e garantiti. “Quelli tradizionali provenivano dal corleonese o dal monrealese, ma abbiamo scoperto ricette con farine provenienti dal Veneto – dice Indovina – e stiamo cercando di approfondire”. Il nuovo marchio sarà definito a breve e il nuovo Pane di Palermo potrebe entrare a far parte delle mense scolastiche. “Per dare ai nostri figli un prodotto, buono, sano e certificato”; conclude Indovina.

Per aderire al progetto inviare una mail all'indirizzo info@slowfoodpalermo.com oppure telefonare al 348 7274350

C.d.G.