(Da sinistra: Vinzia Novara Di Gaetano, Samantha Di Laura, Roberta Urso, Rosanna Caruso, Giusy Messina, Maricetta Gianfalla (grafic designer ospite dell’evento), accosciata Josè’ Rallo; a destra dopo il banner Gabriella Anca Rallo, Annamaria Sala, Federica Fina, Lilly Ferro Fazio, Marisa Leo, Flora Mondello)
di Francesca Landolina
È ufficiale. La convention nazionale dell’associazione “Le Donne del Vino”, si terrà sull’Etna, in Sicilia, a giugno. Ancora da stabilire luogo e data. Ma la notizia è stata già presa dal direttivo, che ha scelto la destinazione siciliana al posto di Bolgheri.
A comunicarcelo è Roberta Urso, neo presidente dell’associazione “Le donne del vino Sicilia”. Il tema si conferma con il titolo “Donne, vino design”, perché, spiega la neo presidente, “l’obiettivo è raccontare anche la bellezza del paesaggio e condividere il valore dell’enoturismo per la crescita del territorio. Nel corso dell’evento, si alterneranno momenti istituzionali dal taglio internazionale, centrati anche sulle esperienze digital, con il coinvolgimento di due voci dall’estero, e momenti di visite guidate per far conoscere da vicino il territorio e alcune cantine. La comunicazione arriva oggi, dopo il doppio evento organizzato in occasione della festa in programma in tutta Italia dal tema “Vino, Donne e Design”, nel corso della quale sono stati organizzati due eventi contemporaneamente, uno a Marsala e l’altro a Noto. Ma nel corso della settimana, si terranno altri due eventi imminenti, in sinergia con Coop Alleanza 3.0: l’8 marzo a Palermo, al Centro Commerciale Forum e il 9 marzo a Catania, al centro commerciale Katané. “Questi due eventi, al termine della settimana dedicata alla festa delle donne, nascono da una recente collaborazione, stimolata da Coop Alleanza 3.0 per far conoscere ai loro soci, circa 40 mila, la nostra realtà associativa – afferma la Urso -. A conclusione della nostra presentazione, ci sarà l’intervento di una ricercatrice della Fondazione Veronesi, che ha vinto una borsa di studio assegnata da Coop Alleanza 3.0 per la lotta contro il carcinoma ovarico”. Tanta energia e tanto entusiasmo, dunque, per “Le Donne del Vino”, soprattutto dopo il debutto della rinnovata compagine associativa, che si è riunita in modo corale a Marsala e a Noto, il 2 marzo.
A Marsala, le Donne del Vino si sono raccontate attraverso le etichette più significative della loro produzione, nella suggestiva cornice di Palazzo Fici che ospita l’enoteca delle Strade del Vino di Marsala, Terre d’Occidente. “Ci siamo presentate in forma circolare, creando un momento intimo ed emozionante. Abbiamo coinvolte due graphic designer, Stefania Bonura e Maricetta Gianfalla, che hanno raccontato il lato tecnico di un’etichetta di vino. Momenti di riflessione, di commozione, di risate. Abbiamo centrato l’obiettivo, con evento semplice che nella sua semplicità ha fatto venire fuori le vere noi”. A Noto, a Palazzo Nicolaci di Villadorata, sono stati coinvolti l’interior designer Samuele Massa, Cori Amenta, una stilista siciliana che vive a Milano e l’architetto Lucia Papa. “Si è parlato di bellezza a 360 gradi, dalla cantina ad impatto ambientale zero fino al design. A completare il fascino della giornata assolata, una degustazione di vini da meditazione in abbinamento al cioccolato di Modica”, racconta la neo presidente.
E ascoltando Roberta Urso è facilmente intuibile l’entusiasmo che investe il gruppo delle donne siciliane che fanno parte dell’associazione. Tra gli ingredienti, tanta passione e fantasia. Ma essere donna nella comunicazione del vino e del territorio cosa comporta? “Ogni donna ha una marcia in più – afferma la Urso – L’uomo, per quanto serio e professionale, è sempre più arido, formale, legato ai numeri. Noi donne ci apriamo con tutte noi stesse. La nostra sfera emotiva dà al vino un’aurea diversa. In più oggi l’associazione è trasversale, aperta ad altre figure di donne, che danno un contributo nel mondo del vino, anche se non produttrici. C’è spazio per agronome, giornaliste, manager. La disomogeneità, la diversità sono valori che uniscono e che danno forza. Il nostro scopo è dimostrare come fare strada in questa filiera”. E se, oltre ad essere donna, sei anche siciliana? “ Senza nulla togliere alle donne al di là dei nostri confini, la sicilianità è un valore aggiunto, ci fa essere aperte, espansive, solari. Il nostro messaggio arriva in modo diretto e chiaro. Sentiamo fortemente il senso dell’accoglienza”.
(Viviana Pitino, Antonietta Azzaro, Valentina Nicodemo, Silvana Raniolo, Arianna Vitale, Stefania Busà, Francesca Curto)
Adesso si attendono i preparativi per il convegno nazionale, dopo l’energia e l’emozione dell’incontro del 2 marzo, al quale ha partecipato anche Gabriella Rallo. “Sentirla parlare mi ha emozionato – racconta Roberta Urso – Lei è stata tra le fondatrici dell’associazione nell’88 con la tessera numero 2”. Quali saranno i prossimi obiettivi? “Obiettivo principale è promuovere territori e vitigni perché con la nostra azione possano posizionarsi meglio a livello nazionale e internazionale. Non dimentichiamo che siamo ancora pionieri. E in più vogliamo portare avanti il messaggio della lotta contro la violenza sulle donne”.
L’associazione conta ad oggi venticinque socie: Lilly Fazio, di Fazio Wines, Vinzia e Irene Di Gaetano di Firriato, Jose’ Rallo di Donnafugata, Federica Fina di Cantine Fina, Giovanna Caruso di Caruso e Minini, Maria Antonietta Azzaro di Amanto’, Arianna Vitale di Tenute Mannino, Mariangela Cambria di Cottanera, Gaetana Jacono di Valle Dell’Acate, Marisa Leo di Colomba Bianca, Samantha Di Laura di Scirocco, Silvana Raniolo di Tenuta Bastonaca, Francesca Planeta di Planeta, Valentina Nicodemo di Judeka, Anna Maria Sala di Gorghi Tondi, Marzia Gallo, Francesca Curto di Curto, Enza La Fauci, Viviana Pitino hospitality manager Planeta, Giusy Messina, giornalista e Maria Antonietta Pioppo, giornalista ed Executive Wine Master.