La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti rinnova i propri vertici.
E lo fa, come è naturale, con libere elezioni aperte a tutti i soci. Sta per scadere il mandato del cda eletto tre anni fa. E circa 1.400 vignaioli sono chiamati a votare il prossimo 9 marzo per eleggere i quindici nuovi componenti del direttivo. I quali a loro volta eleggeranno il presidente. Chi oggi segue il mondo del vino non può ignorare questa realtà, cresciuta in modo esponenziale in pochi anni (tutto è nato nel 2008), che svolge un lavoro di tutela degli interessi dei vignaioli (per farne parte bisogna avere determinati requisiti) e del vino più in generale. Oggi Fivi è un pezzo del sistema vino: i soci rappresentano 13 mila ettari di vigneto e una produzione di circa 100 milioni di bottiglie. Numeri tutto sommato piccoli, ma dal peso specifico molto alto. I 1.400 soci circa potranno votare in presenza al seggio di Piacenza, che è una sorta di città riferimento per la Fivi (ha una sua centralità geografica per il Nord Italia che raggruppa buona parte dei “fivini”, concedeteci il neologismo). Ma si potrà votare anche via web. Ma solo chi vota in presenza potrà anche avere le deleghe di altri soci per il voto.
Ogni socio potrà esprimere fino a 7 preferenze. E questa è una novità perché fino all’ultima tornata elettorale si potevano esprimere fino a ben 15 preferenze, tante quanti i candidati. Il collegio elettorale è unico. Un vignaiolo del Sud Italia potrà votare anche per un candidato del Nord Italia e viceversa. I candidati per il nuovo cda sono 23 in tutto. Del cda uscente si ricandidano in nove. Tra chi non si ricandida c’è Matilde Poggi, presidente Fivi dal 2013. La Poggi dall’estate dello scorso anno è presidente della Cevi, la Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti, che comprende associazioni di vignaioli provenienti da tutta Europa, Fivi compresa.
Inutile dire che in questi tre anni dal 2019 al 2022 sono cambiate parecchie cose. Anche il mondo del vino è stato toccato da un’emergenza sanitaria che ha stravolto il pianeta. La Fivi ha retto il timone nel mare in tempesta e il prossimo triennio sarà cruciale per parecchi aspetti legati alle scelte che saranno compiute a livello europeo e italiano. E il voto dei vignaioli italiani è una cartina di tornasole importante per capire anche dove andrà tutto il comparto. Sono elezioni importanti. Noi di Cronache di Gusto le seguiremo con particolare attenzione. Intanto eccovi i nomi dei 23 candidati con il nome della regione di appartenenza.
- BABINI Rita, Vignaiola in Emilia Romagna
- BERETTA Paolo, Vignaiolo nelle Marche
- BOTTI Ludovico Maria, Vignaiolo nel Lazio
- CESCONI Lorenzo, Vignaiolo in Trentino
- CONTERNO Claudio, Vignaiolo in Piemonte
- CORAZZA Cesare, Vignaiolo in Emilia Romagna
- DE FRANCO Francesco Maria, Vignaiolo in Calabria
- FERRARO Luca, Vignaiolo in Veneto
- GASPARI Celestino, Vignaiolo in Veneto
- LA FAUCI Enza, Vignaiola in Sicilia
- MAFFINI Luigi, Vignaiolo in Campania
- MASSA Walter, Vignaiolo in Piemonte
- MONTI Pietro, Vignaiolo in Piemonte
- MORELLA Gaetano, Vignaiolo in Puglia
- NATALE FINO Simona, Vignaiola in Puglia
- NEMBER Diletta, Vignaiola in Lombardia
- PARMA Daniele, Vignaiolo in Liguria
- PAVESE Ermes, Vignaiolo in Valle d’Aosta
- PICCHIONI Andrea, Vignaiolo in Lombardia
- PIEROPAN Andrea, Vignaiolo in Veneto
- PIZZAMIGLIO Stefano, Vignaiolo in Lombardia
- RASPI Monica, Vignaiola in Toscana
- VAJA Stefan, Vignaiolo in Alto Adige
Di questi Babini, Beretta, Cesconi, Ferraro, Maffini, Morella, Nember, Pavese e Pizzamiglio sono componenti del direttivo uscente e si ricandidano.