Sì al green pass per locali privati e trasporti in modo da tutelare ripresa e riaperture dopo gli “stop and go” dovuti alla pandemia costati solo al settore della ristorazione e dell’horeca quasi 41 miliardi di euro.
Gli irresponsabili siano isolati. E’ la posizione del consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, secondo il quale l’Italia deve seguire “esempio di altri Paesi europei, per far sì che l’accenno di ripresa della ristorazione si consolidi”. “”Dobbiamo evitare di ricorrere a nuove restrizioni che decreterebbero la morte del settore innescando una crisi dei comparti primo fra tutti quello agroalimentare che nell’ultimo anno ha subito perdite fino al 40% per alcune filiere, formaggi, salumi e vino in primis”, spiega Scordamaglia. Un danno collaterale non da poco alla luce del raffreddamento delle vendite e per la prima volta anche nei discount. “La vera partita della fiducia e la ripresa dei consumi si gioca a partire da oggi per arrivare al banco di prova di inizio autunno”, dice ancora Scordamaglia, secondo il quale “gli strumenti per evitare aperture a singhiozzo esistono con la campagna vaccinale che sta dando i suoi frutti. Non si perda tempo ora perché il rischio è di innescare un processo a ritroso. Si penalizzi chi irresponsabilmente sceglie di non vaccinarsi, come in tutti i precedenti casi della storia una patologia ormai endemica si combatte solo con il vaccino”.
C.d.G.