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Scenari

Turismo ed Etna, le occasioni mancate

29 Luglio 2013
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Giovanni La Via

L’Etna non ha più bisogno di presentazioni, gli occhi di tutto il mondo sono puntati su una risorsa unica, recentemente riconosciuta come patrimonio mondiale dell’umanità da parte dell’Unesco.

E’ un dato internazionalmente noto: il vulcano più alto d’Europa è un patrimonio naturale e vitivinicolo eccezionale. Gli ingredienti ci sono tutti, li ha messi madre natura. Cosa dire però, di come l’uomo li ha utilizzati?

Il punto della situazione è stato fatto ad un incontro che ha visto confrontarsi cariche politiche e istituzionali di calibro europeo, regionale e più strettamente territoriale nello splendido anfiteatro con vista sull'Alcantara delle cantine Patria a Passopisciaro, la frazione di Castiglione di Sicilia a fortissima vocazione vitivinicola.

Il tema del dibattito, moderato da Concetto Bellia -presidente del GAL (Gruppo Azione Locale, Terre dell’Etna e dell’Alcantara)- è stato “Il territorio vitivinicolo come propulsore economico e veicolo per attrarre i flussi turistici”.

Diversi i problemi emersi, la necessità in primo luogo di “fare sistema”, l’incapacità di raccordo, evidenziata da Michele Germanà (presidente Gal Kalat), in un tavolo politico-istituzionale operativo, che coinvolga i diversi attori a livello regionale. All’esigenza di lavorare in sinergia, si aggiunge, inoltre, quella di comunicare in maniera adeguata il territorio, per una promozione efficace dello stesso ma anche intervenire per migliorare infrastrutture che lasciano a desiderare e risolvere problemi logistici non trascurabili.

Al tavolo dei relatori anche Rosario Di Lorenzo, ordinario della facoltà Agraria di Palermo, che ha sottolineato invece, l’esigenza della ricerca, per mettere in campo le soluzioni migliori per i diversi ambienti della macro zona Etna e supportare la rinascita del fiore all’occhiello dell’enologia siciliana.

L’eurodeputato Giovanni La Via ha sostenuto la necessità di un migliore utilizzo dei finanziamenti provenienti dalla comunità europea mentre l’assessore siciliano alle risorse Agricole, Dario Cartabellotta, ha promosso l’idea di realizzare una cantina sperimentale per puntare sull’innovazione. Nel frattempo però lascia interdetti, un'enoteca regionale che dopo quindici anni è ancora in fase di start up e le tiepide misure fino ad ora messe in atto per valorizzare un territorio che stenta a decollare come dovrebbe pur avendo tutto.

A stemperare i toni della serata, la presenza del cabarettista romano Sergio Viglianese, che ha intrattenuto gli ospiti sotto un cielo trapunto di stelle mentre il duo jazz composto da Carmelo Sfogliano e Turi Longo ha riempito di note l’incantevole anfiteatro accompagnando con musica dal vivo la degustazione di prodotti tipici a seguito del dibattito.

Dalila Salonia