Ipotesi di richiesta dello stato di calamità
Il maltempo ha provocato ingenti danni alle coltivazioni ed ai vigneti in Toscana dove occorre attivarsi per verificare se nelle zone più colpite sussistono i presupposti per ottenere lo stato di calamità.
È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del nubifragio che si è abbattuto in Toscana, da Pisa a Siena e nel grossetano dove oltre alle vie di comunicazione sono andate distrutte le colture di stagione. La violenta ondata di maltempo – sottolinea la Coldiretti – ha allagato i campi, distrutto le coltivazioni e provocato difficoltà di circolazione nelle aree rurali e occorre intervenire per affrontare l'emergenza. Ma servono anche interventi strutturali e per questo la Coldiretti aveva chiesto di considerare, tra gli interventi per la prevenzione del rischio idraulico da inserire nel Documento Annuale 2015 per la Difesa del Suolo, quelli del progetto del ripristino delle sponde e delle sezioni di deflusso del fiume Ombrone in quel tratto. Tale richiesta – spiega la Coldiretti – faceva seguito alla rivisitazione della Conferenza dei Servizi, che ha dato parere favorevole al progetto predisposto dai tecnici del Consorzio 6 Toscana Sud. Questi lavori, come sicuramente anche altri che interessano la Regione, sono determinanti per la tranquillità dei cittadini e per evitare ulteriori gravissime perdite di raccolti agli imprenditori della zona. I cambiamenti climatici con precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d'acqua si abbattono infatti – conclude la Coldiretti – su un terreno fragile che non riesce ad assorbire.
C.d.G.