Sono 192 le bottiglie di Champagne vendute negli USA.
Le bollicine francesi nel continente sembrano fuori dalla crisi. Si prevede addirittura un superamento del record di incassi di 339 milioni registrato nel 2007. Il dato si riferisce alle vendite nel periodo che fa da settembre a dicembre. Una ripresa sorprendente dopo la fase nera attraversata dai produttori nel 2008 e nel 2009, costretti a tagliare drasticamente la produzione per evitare un forte calo nei prezzi, lasciando l’uva a marcire nelle vigne. “Riusciremo quasi a raggiungere i livelli pre-crisi”, ha detto Stephanie Mingam, portavoce del gruppo Pernod Ricard, che detiene i marchi Mumm e Perrier-Jouet. Complici di questi risultati le feste natalizie alle porte. Nonostante il momento favorevole, la crisi dell’euro porta i produttori alla cautela, temendo che possa smorzare la voglia di stappare le costose preziose bottiglie. Intanto questa impennata non sarebbe un segnale isolato. A crescere sarebbe il mercato del lusso nel suo complesso. Conferma questo trend la forza commerciale di marchi come Luois Vuitton, Chanel, Hermes. Pare che non siano stati addirittura sfiorati dalla crisi e che abbiano consolidando, invece, una clientela di nicchia. E come riportato dal Wall Street Journal, il Lvhm, il più grande gruppo al mondo di beni a cinque stelle, nei primi nove mesi del 2011 questo settore ha registrato una crescita nelle vendite del 15%.
C.d.G.