Anche la Francia è sotto “attacco” del gelo anomalo per questo periodo dell’anno.
Il freddo si è distribuito uniformemente su tutto il territorio. Ed è scattato l’allarme tra i vignaioli. Ovunque, i vigneron stanno cercando di contrastare come possono questo gelo, soprattutto con le ormai classiche “fiaccole” che riscaldano l’aria e il terreno intorno ai vigneti. Uno spettacolo bellissimo da vedere, ma in realtà molto triste per la reale posibilità della perdita del raccolto.”Se è ancora troppo presto per conoscere con precisione l’entità del danno, l’80% del vigneto delle nostre regioni è oggi colpito”, indica Jean-Marie Barillère, presidente del Cniv, Comité National des Interprofessions des Vins. Le temperature sono scese a -7 ° C in alcuni punti e nei prossimi giorni sono da temere ulteriori episodi di gelo.
I vignaioli, in queste notti, hanno combattuto come potevano il gelo, installando bracieri e balle di paglia, attivando le torri antigelo per smuovere la rara aria calda in ristagno sopra gli appezzamenti di vite o irrorandole per proteggere le gemme. Era assolutamente necessario evitare che il gelo colpisse le gemme in via di sviluppo, perché una volta “bruciate” dal freddo non potranno più dare nessun fiore e quindi frutti. “In un clima economico molto cupo – dice ancora Jean-Marie Barillère – quello che ci dà un barlume di speranza è sapere che il vino rimane nel cuore dei francesi un prodotto a parte, un potente simbolo di convivenza. Inoltre, e in un momento in cui tutti i nostri luoghi di convivialità restano chiusi fino a data indefinita, invio un messaggio di sostegno a chi continuerà a lottare passo dopo passo nelle notti per venire a produrre sempre di più vini sempre eccezionali. che tutto il mondo ci invidia”.
C.d.G.