Negli ultimi venti giorni le quotazioni del tartufo bianco sono aumentate dell'80% raggiungendo i 450 euro l'etto al borsino del tartufo di Alba, punto di riferimento a livello nazionale, dove all'inizio del mese di ottobre le prime quotazioni erano di appena 250 euro all'etto.
E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che i prezzi hanno raggiunto valori vicini ai massimi toccati negli ultimi anni, con i 350 euro nel 2013, i 500 euro nel 2012 e i 450 euro all'etto del 2007, per pezzature medie attorno ai 20 grammi. “A far innalzare il prezzo – spiega in una nota la Coldiretti – sono state le condizioni climatiche con non favorevoli perché il Tuber magnatum Pico si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione”.
Il tartufo, ricorda l'organizzazione agricola, rappresenta per l'Italia un business stimato attorno al mezzo miliardo di euro, tra fresco e trasformato, e coinvolge circa 200 mila raccoglitori ufficiali e l'autunno è la stagione che vede la maggior parte di manifestazioni, sagre e mostre dedicate ai tartufi “Si tratta di appuntamenti che rappresentano un'ottima occasione per acquistare o assaggiarlo nelle migliori condizioni e ai prezzi più convenienti ma anche per difendersi dal rischio dell'inganno con la vendita di importazioni low cost spacciate per italiane contro le quali la Coldiretti è impegnata a chiedere la tracciabilità delle transazioni e l'indicazione obbligatoria dell'origine”.
C.d.G.