Ma nelle occasioni importanti, come il Taormina Film Festival, la cittadina si riempie di visitatori. Come nell'esclusivo party organizzato al Grand Hotel Timeo
(La terrazza Timeo)
Taormina e turismo, un binomio indissolubile d’estate e durante il Taormina Film Festival, che si conferma, come ogni anno, un grande attrattore turistico per viaggiatori che da ogni parte del mondo scelgono la città della Dolce Vita, sospesa tra rocce e mare.
Ne parliamo con Stefano Gegnacorsi, General Manager del Belmond Grand Hotel Timeo e con Stefano Lo Giudice, Food&Beverage Manager della struttura, che conta circa 25 mila presenze a stagione, straniere per l’85 per cento dei casi, e sede prestigiosa dei party organizzati proprio nell’ambito della importante rassegna cinematografica.
(Stefano Gegnacorsi)
“Il turismo a Taormina rimane una costante d’estate mentre per quanto riguarda la partecipazione al Taormina Film Festival, possiamo dire che il Grand Hotel Timeo la vive da attore protagonista. Si conferma come location di riferimento, quest’anno poi abbiamo voluto organizzare un party, con una formula più modaiola, in tarda serata. E sul nostro terrazzo, da cui si gode di una vista unica, c’erano circa 200 persone, attori e attrici nazionali ed internazionali”, dice Gegnacorsi.
Se da una parte dunque il Taormina Film Festival rimane una grande vetrina per Taormina, dall’altra la città continua ad attrarre nel corso della bella stagione. Il mercato turistico non sta cambiando nei numeri, ma nella sua composizione. Crescono i turisti inglesi e americani e diminuiscono quelli russi. “Cambia un po’ la nazionalità del turista, ma soprattutto il modo di prenotare, sempre più sotto data. I numeri però restano simili agli scorsi anni – afferma Gegnacorsi – Taormina del resto ha un punto di forza innegabile: la sua bellezza che non sfiorisce mai. C’è tuttavia un punto debole che riguarda il mal funzionamento dell’amministrazione pubblica”. Pochi servizi insomma ed è anche per questo che la bella città spegne le sue luci d’inverno, contrariamente a quanto accadeva nel glorioso passato degli anni ’50 e ’70”.
(Stefano Lo Giudice)
Di contro, il Timeo resta un fiore all’occhiello della città e punto di riferimento per il turista straniero. Al di là della sua bellezza e della posizione strategica che ammalia per la sua vista mozzafiato sul Teatro Antico, il mare e l’Etna, la struttura da lusso a cinque stelle offre ai clienti servizi attenti e accurati, anche sul food&beverage.
“La nostra cucina è internazionale ovviamente, ma sappiamo che chi arriva qui ha voglia di scoprire le origini di quest’isola – afferma Stefano Lo Giudice -. Per questa ragione nell’offerta culinaria la massima attenzione è per la selezione delle materie prime territoriali, dalla carne al pesce, dai vini agli ortaggi”. Novità del Timeo è proprio la realizzazione di un orto biologico interno alla struttura da cui attingere per accorciare il tempo che passa dalla raccolta alla degustazione del piatto. Un modus operandi dal fare green, un aspetto singolare per un hotel a cinque stelle da grandi numeri e in linea con la voglia di territorialità e di tipicità, richieste dal mercato turistico internazionale.
(L'orto dell'hotel Timeo)
E la bella stagione dà già i suoi frutti con presenze che si confermano invariate e aspettative di crescita. “Pensiamo di crescere del 5 – 7 per cento per questa stagione, che proseguirà fino a metà novembre”, afferma Gegnacorsi.
I numeri si mantengono anche per Belmond Villa Sant'Andrea, la seconda struttura del gruppo, sulla baia di Mazzarò. Le presenze dello scorso anno sono state circa 23 mila ma si prevede una crescita.
Villa Sant’Andrea, sul mare, offre una spiaggia privata di 200 metri quadri, e si rivolge ad un target con caratteristiche diverse, più giovane ma esigente. In cucina, una novità: il giovane chef napoletano, Aniello Razzano, che è arrivato proprio questa stagione.
F.L.