A Noto “Di nuovo sulla strada” è stato il tema della conferenza stampa promossa dalla Strada del Vino della Val di Noto presso La Loggia del Mercato, pronta a ripartire nella veste di enoteca e spazio eventi a partire dal 10 giugno.
Un nuovo corso quello de “Il Manifesto”, una carta di valori volta a configurare per l’intero territorio un nuovo umanesimo del settore. Al centro ci sono i produttori delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole dell’area e obiettivo è quello di trasmettere nel futuro la memoria passata con l’intento di ricercare le radici dell’identità per scoprirla in ottica contemporanea. A tal proposito è intervenuto il maestro Corrado Assenza, patron del Caffé Sicilia che ha sottolineato come la tradizione a scatola chiusa non basta, ma occorre cultura intesa come strumento che fornisca la capacità di aprire quella “scatola”. Attenzione particolare è stata rivolta dal maestro anche all’aspetto sociale oltre che umano del nuovo Manifesto: “La mia è un’impresa sociale – dice – Ma come può una piccola azienda essere impresa sociale? Facendo bene il proprio lavoro e portando rispetto, facendo crescere le persone, ponendo attenzione alla cura della bellezza e avendo attenzione del particolare. La pandemia ci ha insegnato che la cura delle persone è la cura della terra. C’è bisogno di una cultura vera. Non possiamo presentarci al mondo quando il nostro territorio muore. Quindi bisogna compattare la società e le aziende che ne sono il nervo. Dobbiamo puntare alle cose intelligenti, educare l’uomo”. La sfida tracciata per Assenza è quella di “Mettere i piedi dove nessuno li ha messi prima”.
(Corrado Assenza)
Trasmesso anche un video promozionale con gli attori protagonisti nel teatro vitivinicolo del Val di Noto, i quali hanno ribadito – come il direttore Frankie Terranova – l’importanza della comunicazione e del marketing promozionale, specie in un momento cruciale come quello attuale dove la ripartenza non può che puntare anche su tutto il comparto enogastronomico e sulla sostenibilità. “All’interno dell’Associazione siamo partner non competitor – dice – Siamo una rete tessuta di esperienze e buone pratiche, con uno storytelling coerente ma declinabile in ciascuna specificità”.
Uno storytelling orientato a una forte brand identity e sulla promozione, come chiarisce il direttore Terranova a Cronache di Gusto, che guardi sia all’interno attraverso newsletter, sia all’esterno avvalendosi dei media digitali: “Vogliamo raccontare persone, prodotti, territorio”. Una visione avvalorata dal Presidente della Strada del vino del Val di Noto, Massimo Padova, il quale non solo ribadisce i principi di unione, coesione e promozione congiuntamente all’ospitalità, ma anche una rotta comune in ambito enologico annunciando l’idea di raggruppare le storiche denominazioni Eloro, Siracusa, e Noto, in unica Doc, con un nome ancora da pensare, ma dove si possa esprimere l’obiettivo di valorizzare le singole contrade del Val di Noto, sfumature delle diverse declinazioni del paesaggio vitivinicolo.
Alessia Zuppelli