“Storie di Uomini tra Gusto e Motori“, è il titolo del talk show che venerdì 12 maggio inaugurerà la partecipazione di Piacere Modena alla quinta edizione del Motor Valley Fest, la manifestazione più attesa per gli amanti dei motori che accenderà Modena con quattro giornate all’insegna dell’adrenalina e una serie di eventi dedicati al gusto e alla storia delle eccellenze Dop ed Igp del territorio. Grandi personaggi modenesi di nascita o di adozione, legati al mondo del cibo e dei motori, che si racconteranno attraverso aneddoti, testimonianze e curiosità, intervistati dal giornalista e scrittore, nonché opinionista Sky Leo Turrini a partire dalle ore 15 nella Sala Panini della Camera di Commercio di Modena.
A fare gli onori di casa, Enrico Corsini, Presidente di Piacere Modena e Presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il quale sottolinea le novità di questa edizione: “Abbiamo cambiato formula e saremo in piazza Mazzini con una serie di eventi dedicati al pubblico. L’intento è quello di avvicinare le persone alle nostre tradizioni e trasferirne i valori soprattutto ai giovani, affinché ne possano percepire l’importanza che esse possono rivestire per il territorio e, di conseguenza, rappresentare un’opportunità per la loro vita professionale e personale. Grazie alle nostre eccellenze e alle utili sinergie che si sono create nel tempo tra mondo imprenditoriale ed istituzioni, si è assistito ad un importante sviluppo socio-economico del territorio ed ogni occasione di promozione è una vetrina imprescindibile”. La partecipazione di Piacere Modena al Motor Valley Fest è frutto di una collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia Romagna ed il talk show rappresenta un momento di confronto per raccontare come motori e cibo siano per Modena due eccellenze interconnesse.
A portare la propria testimonianza in tal senso saranno infatti l’imprenditore e collezionista di auto storiche Mario Righini – nel proprio castello “Malvasia” di Panzano a Castelfranco Emilia ne custodisce circa 350 – che è anche paladino del Tortellino Tradizionale. “La mia famiglia – racconta Mario Righini – già prima della seconda guerra mondiale commerciava in ferro e metallo, materiali molto richiesti in periodo bellico. Modena e Bologna vissero dopo la guerra un periodo di grande sviluppo economico e la nostra attività ne trasse beneficio, trovandosi proprio sulla via Emilia che collega le due città. La raccolta di ferro e metalli riguardava infatti anche i mezzi dell’esercito dismessi dalla guerra e auto ormai desuete; fu così che iniziammo a collezionare. Volevamo tenere di conto di quei pezzi della nostra storia che racchiudevano un fascino che non dovevamo perdere. Oggi continuo l’attività della mia famiglia dal Castello di Panzano che ho acquistato negli anni Settanta e che ospita la mia collezione di auto d’epoca”.
Insieme a lui, anche Matteo e Giovanni Panini, figli del famoso patron delle figurine nonché titolari della Collezione Auto e Moto Umberto Panini e fondatori della Hombre Farm, prima azienda agricola a filiera completa bio per la produzione di Parmigiano Reggiano. “Siamo di fronte ad una sfida per la quale dobbiamo tirare fuori il coraggio – spiegano i fratelli Panini – facendo un tipo di promozione che faccia bene alla città, prendendo il turista per mano e educandolo ad apprezzare tutto il bello e il buono di Modena, trattenendolo sul territorio con nuove opportunità che la nostra food e motor valley è certamente capace di offrire. Dobbiamo agire affinché i turisti ci regalino più tempo, solo così facendo i messaggi di cultura e storia racchiusi in questi due sistemi economici, ma anche storici e culturali, non rimarranno in superficie ma si trasformeranno in esperienze di fruizione più ampia e profonda”.
Tra i protagonisti dell’incontro anche Giovanni e Antonio Giacobazzi, proprietari delle cantine Donelli, Gavioli e Giacobazzi, sede da cui è iniziata l’attività della famiglia al cui interno si trova il museo di auto storiche. Per loro la campagna ha rappresentato il filo conduttore delle loro passioni: una storia di famiglia che tiene insieme le innovazioni vinicole e importanti collaborazioni con il mondo sportivo a quattro ruote. “Quella per i motori nasce molto prima – raccontano – quando hanno iniziato a svilupparsi i motori a servizio della campagna per poterne sfruttare al massimo le potenzialità; da lì è stato un fiorire di “microgaragisti” che, portando quei motori su strada, hanno contribuito alla nascita di macchine e moto iconiche. Non appena ne ha avuto la possibilità, nostro padre ha acquistato una Ferrari ed ha avuto il privilegio di diventare amico di Enzo Ferrari che successivamente gli ha presentato l’opportunità di sponsorizzare Gilles Villeneuve che è stato nostro testimonial negli anni Settanta e Ottanta. In tutto questo, a fare da trait d’union è stato il Lambrusco, di cui Enzo Ferrari era un grande estimatore. Con quel vino – aggiungono – nostro padre, avendone intuito le potenzialità, partì a inizio anni Sessanta alla conquista degli Stati Uniti diventando pioniere nelle esportazioni di Lambrusco su quello e su molti altri mercati in tutto il mondo, solo successivamente raggiunti da altri colleghi”.
Ad introdurre il talk show, ci saranno i saluti del mondo istituzionale, a partire dall’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ed il Presidente della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari. L’evento è gratuito ed aperto a tutti; al termine del talk show nel porticato dei giardini della Camera di Commercio è prevista una degustazione in purezza di prodotti Dop ed Igp della provincia di Modena. Nei giorni successivi – sabato 13 e domenica 14 maggio – in piazza Mazzini stazionerà l’angolo del gusto del Motor Valley Fest, dove sarà possibile partecipare a degustazioni guidate delle eccellenze Dop ed Igp modenesi e scoprirne la storia ed i segreti attraverso un gioco per famiglie. Nell’area dell’ex Albergo diurno infine, un’esperienza interattiva tutta da provare: si potrà infatti visitare virtualmente un caseificio di Parmigiano Reggiano grazie alla tecnologia VR. L’esperienza è frutto della collaborazione con i ricercatori di UniMoRe.