La rucola salernitana certificata cresce nel primo triennio, come emerge dai dati annunciati dal marchio europeo di Indicazione geografica protetta che tutela la rucola della Piana del Sele, in provincia di Salerno.
Se nel primo anno le confezioni con il marchio Igp erano poco più del 42%, nel 2023 il Consorzio ne ha certificato il 49,2%.
La Dop Economy in Italia vale 20,2 miliardi di euro e in Europa 80 miliardi. Il trend di crescita delle certificazioni risponde ad una domanda crescente dei consumatori, che scelgono sempre più cibi a marchio, riconoscendo ad essi un valore maggiore in termini nutrizionali, ambientali e sociali. Chi compra prodotti IG ha più fiducia nella filiera agricola. In questo quadro si inserisce la recente riforma europea sulle indicazioni geografiche che andrà in vigore nella seconda metà di maggio. Una riforma che introduce, è stato rilevato, “novità strategiche, rafforzando sia il ruolo dei Consorzi che gli strumenti di tutela”.
“Siamo molto ottimisti – ha detto Vito Busillo, presidente del Consorzio – guardando al trend di crescita della certificazione e alle nuove progettualità verso cui ci spinge la riforma. Da evidenziare l’introduzione di un concetto importantissimo: possono aderire ai Consorzi solo produttori e operatori del settore. A questo si aggiungano nuovi poteri per gli enti consortili, che potenziano la promozione dei prodotti e la tutela verso aggressioni commerciali e speculazioni.
Il Consorzio potrà, infatti, adottare misure per la valorizzazione e contrastare pratiche svalorizzanti. Avrà competenze dirette per promuovere e gestire le attività di turismo enogastronomico, il cosiddetto ‘Turismo Dop’. Concorderà gli impegni di sostenibilità ed elaborerà il relativo rapporto di sostenibilità. Potrà estendere i piani di regolazione dell’offerta da 3 a 6 anni”.