E’ stata presentata al teatro Eliseo di Roma, l’edizione 2025 della guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso. Ancora una volta una vastissima panoramica delle migliori insegne della Penisola (ben 2.430 indirizzi per mangiare e bere bene), premiando i professionisti che più di altri si sono distinti nell’ultimo anno, tra conferme e novità. “Quest’anno abbiamo voluto valorizzare ancora di più quei locali che cercano nuove vie creative, con combinazioni e registri inediti, stimolanti o disturbanti che siano – dicono dal Gambero Rosso – Il cibo può stimolare pensieri altri, illude, ci proietta in mondi che non riusciamo a vedere. In quest’ottica in cima alla classifica di quest’anno delle Tre Forchette (52 in tutto, 5 in più dello scorso anno), a pari merito troviamo l’Abruzzo di Niko Romito (Reale a Castel di Sangro) e il Piemonte di Enrico Crippa (Piazza Duomo ad Alba), quest’ultimo in crescita di 2 dallo scorso anno”.
Tra le Tre Forchette, Giancarlo Perbellini si conferma nel Gotha dopo il trasferimento nell’anno precedente alla nuova Casa Perbellini 12 Apostoli a Verona, e il giudizio rimane sospeso nell’edizione 2024. Il Pashà di Conversano, a Bari, conserva la sua posizione nonostante i cambiamenti recenti, rimanendo l’unico Tre Forchette in Puglia. La Lombardia, con 11 Tre Forchette e 2 nuove entrate su 316 locali segnalati, rimane la regione leader nel fine dining. Tuttavia, le Marche si distinguono per la maggiore “densità” di alta ristorazione, con 4 Tre Forchette, inclusa una new entry, su 74 insegne recensite. Le migliori cucine d’Italia? Sono quelle di Niko Romito, Enrico Crippa e Massimo Bottura, la triade d’oro con un punteggio di 49/50.