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Scenari

Raddoppiano i consumi di vino biologico. E quello vegano piace sempre di più ai giovani

10 Agosto 2016
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Raddoppiano, nel 2015 i consumatori di vino bio. E' quanto emerge dai numeri raccolti dal 'Wine Monitor' di Nomisma secondo cui il 21% della popolazione italiana over 18, ovvero 10,6 milioni di persone, ha bevuto in almeno un'occasione vino a marchio biologico: nel 2013 la percentuale era pari al 2% e nel 2014 pari al 11%.

Il vino vegano entra in piena regola tra i nuovi trend di consumo per il 2016. L'8,7 % dei millennials – infatti – mostra molto interesse per questa categoria di prodotto. In Italia, viene spiegato in una nota, ogni 10 ettari uno è bio e con 66.578 ettari a vite da vino l'Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Spagna. La Sicilia guida tutte le classifiche regionali: in termini assoluti detiene il 38% delle superfici vitate bio e per incidenza della vite da uva bio sul totale il 25% degli ettari a vita da vino sono biologici. Sempre nel 2015 le vendite di vino bio hanno raggiunto complessivamente 205 milioni di euro: un terzo del giro d'affari è stato realizzato sul mercato interno (68 milioni di euro, considerando tutti i canali) e per la restante parte (137 milioni di euro) sui mercati internazionali (con un incremento del 38% rispetto all'export di vino bio realizzato nel 2014). Guardando proprio alle esportazioni, la Germania rappresenta il primo Paese di destinazione del vino bio italiano, seguita da Stati Uniti e Svizzera.

“Il marchio biologico è indubbiamente un valore distintivo di grande successo, non solo per l'alimentare, ma anche per il vino; in soli due anni la consumer base di vino bio è raddoppiata – conclude Silvia Zucconi Insight Coordinator – Wine Monitor Nomisma – Ma il successo non si ferma ai confini nazionali: l'export di vino bio nell'ultimo anno cresce del 38% – a fronte di una crescita complessiva del vino italiano del 5%. Questo significa che la qualità dei vini biologici italiani ha un ottimo posizionamento anche all'estero”.

C.d.G.