Riccardo Monti
Un marchio «Italian original», nome provvisorio, per difendere i prodotti tipici del Belpaese, in particolare quelli agroalimentari, troppo spesso «vittime» della concorrenza sleale «dell'Italian sounding», soprattutto nei mercati nordamericani.
A rivelare una delle strategie per tutelare il made in Italy, all'attenzione del governo Renzi, è Riccardo Monti, presidente dell'Agenzia-Ice (Istituto per il commercio con l'estero). «Vogliamo rendere riconoscibili i prodotti italiani anche attraverso una campagna di comunicazione che, per essere efficace, vedrà un importante ruolo della grande distribuzione organizzata. Per questo – spiega in un'intervista al Mattino – stiamo lavorando con i grandi retailers Usa, su impulso del ministero dello Sviluppo economico e assieme a quello dell'Agricoltura».
La dotazione governativa ammonta a «130 milioni per il primo anno, ovvero il 2015, in cui ci sarà l'Expo. Ci saranno poi 50 e 40 milioni per i successivi due anni», dice Monti. «È una dotazione importante che arriverà dai fondi residui perenti, ovvero dalle risorse già stanziate ma non spese in passato».
«L'idea è quella di fare una campagna di educazione, specie nei mercati nordamericani, dove ci sono molti, troppi prodotti Italian sounding», prosegue Monti. «Quest'anno ci aspettiamo che l'export agroalimentare superi i 35 miliardi di euro. Potrebbe raddoppiare nei prossimi tre anni». Quanto al peso della crisi tra Mosca e Kiev, «l'impatto su base annua sarà di poco superiore ai 200 milioni di euro, per il 2014 di circa 100. Su 35 miliardi non ha un grosso impatto».
C.d.G.