La grave situazione in cui si trova l'Irvo, con dipendenti senza stipendi da mesi e conti bloccati per un contenzioso con VeronaFiere da 3,3 milioni di euro, preoccupa anche il mondo degli industriali.
Il presidente di Sicindustria Trapani Gregory Bongiorno, ha così inviato una lettera al presidente della regione siciliana Nello Musumeci, all'assessore regionale siciliano all'economia Gaetano Armao e all'assessore regionale all'agricoltura Edy Bandiera, esprimendo “preoccupazione per i risvolti negativi che questa situazione potrà avere sulle aziende del settore vitivinicolo e oleario e per le ripercussioni che si manifesteranno di conseguenza sull’intera economia siciliana”. Secondo Sicindustria “la complessiva situazione debitoria dell’Irvo è stata determinata principalmente dai drastici tagli lineari operati dalla Regione Siciliana a partire dal 2012 sui capitoli destinati al funzionamento dell’Ente e alle attività promozionali – si legge nella lettera – Il contributo per il funzionamento dell’istituto (comprensivo delle quote degli stipendi pari a 5,2 milioni per anno) veniva nel 2012 ridotto del 30% , da 6 a 4 milioni di euro. Identica somma veniva destinata nel 2013, mentre nel 2014 veniva ulteriormente ridotta a 2,6 milioni. Solo a partire dal 2015, il contributo è stato aumentato a circa 5 milioni di euro. Pertanto, nel triennio 2012-2014 non sono state garantite dalla Regione Siciliana all’Irvo le risorse sufficienti da destinare agli stipendi ed alle spese di funzionamento generali per circa euro 7,4 milioni. Inoltre, con la finanziaria regionale di agosto 2014, non è stato garantito il contributo per la promozione dei vini che fino al 2013 era di 2 milioni di euro a fronte della partecipazione delle aziende vitivinicole ed olearie siciliane all’edizione del Vinitaly e del Sol di aprile 2014, determinando così un debito nei confronti Veronafiere, il quale ente si è rivalso nei confronti dell’Irvo per il recupero delle somme”.
Ora anche il contenzioso con VeronaFiere che ha bloccato i conti e mandato in una fase gravissima di stallo l'intero istituto. La Regione ha assegnato all’Irvo la somma di 3 milioni di euro, provenienti dall’acquisizione da parte della Regione degli immobili dell’Istituto, ma queste somme, secondo Sicindustria “non potranno essere disponibili prima del mese di marzo”. Ma, prosegue Bongiorno, “riconoscendo il ruolo fondamentale dell’Istituto, facciamo appello al Governo regionale al fine di trovare urgentemente una soluzione tecnico/finanziaria che garantisca l’immediato pagamento degli stipendi ai lavoratori dell’Irvo che da ben 5 mesi continuano, nonostante tutto, ad assicurare la certificazione dei vini doc della Sicilia, di Malta e Gozo. Un’interruzione di questo fondamentale servizio di certificazione rischia di bloccare le aziende dei due settori interessati con gravissime ripercussioni, sia per l’economia della Sicilia che per l’occupazione”.
C.d.G.