Il doppio rinvio di ProWein e Vinitaly rilancia la lotta sotterranea tra italiani e tedeschi del vino.
Davanti al labirinto del calendario fieristico Dusseldorf ha preso tempo e ingenuamente ha lasciato la mossa a Veronafiere che ora è nella condizione di dare scacco al re. Verona si è collocata strategicamente a metà giugno (14-17 giugno) mentre ora Dusseldorf si ritrova in un vicolo cieco (leggi questo articolo). Il calendario fieristico (tranne stravolgimenti) della Fiera di Düsseldorf è abbastanza fitto, con 5 fiere da ricollocare in calendario. Per ProWein potrebbero ragionevolmente puntare sul buco di 20 giorni che si apre tra Interbride Fashion fair (24-26 maggio) e Drupa (16-26 giugno, macchine grafiche con 162 espositori italiani, 348 cinesi e 443 tedeschi). ProWein inizia di domenica, ma il 31 maggio cadono le Pentecoste, festività religiosa molto sentita e attesa in Germania.
A quel punto la prima domenica è il 7 giugno, ma la distanza con Vinitaly sarebbe di pochissimi giorni, significherebbe andare a uno scontro frontale, con probabili danni per entrambe le fiere. Per esempio, i 1.606 espositori italiani che hanno prenotato spazi a Düsseldorf potrebbero dover scegliere tra una e l’altra manifestazione. Difficile che i tedeschi vogliano fare ProWein a inizio luglio. Quanti dei 7 mila espositori confermerebbero la partecipazione? Allora Düsseldorf (che ha posticipato ProWein soltanto 15 giorni prima), qualora escluda l’opzione del 7 giugno, potrebbe anche pensare di saltare un giro.
Emanuele Scarci