Tra i nuovi paesi obiettivo del Prosecco Doc spunta la Corea del Sud. E così il Consorzio, che appena un mese fa, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Corea aveva avviato la sua prima missione in questo paese con una intensa attività promozionale e formativa, ha raddoppiato con un secondo round che ha preso il via a Seul, vibrante capitale dell’estremo oriente, con un esclusivo party per ospiti selezionatissimi, per terminare lo scorso 30 ottobre in occasione della tappa del Top Italian Wines Roadshow. “La Corea è un Paese molto interessante – evidenzia il presidente della Doc Prosecco Stefano Zanette – tanto che lo scorso anno ha registrato un’impennata nei consumi di Prosecco (+30,4% sull’anno precedente, per un totale di 745.000 bottiglie) e dove ritengo potremo osservare importanti soddisfazioni. La risposta entusiastica degli operatori ai nostri inviti, in tal senso è già una bellissima conferma”.
Una missione, due step, tanti eventi. Lo scorso settembre il Consorzio aveva esordito in Corea organizzando una doppia masterclass dal titolo “The Art of Making Prosecco Doc”, iniziativa apprezzatissima che ha coinvolto oltre 60 tra sommelier e operatori del settore provenienti da tutta la Corea. Il coronamento degli incontri – tenuti presso le due principali accademie del vino di Seoul: Wsa Wine Academy e WineVision – sono state le degustazioni condotte da due esperti sommeliers locali: Ju Jae-Min, vincitore del premio Korea Sommelier of the Year, e da Hyungwoo, certificato Wset Advanced. L’avvio di questa seconda fase della missione è avvenuto qualche giorno fa celebrando la “Prosecco Doc Night – Seoul” alla Kunsthalle Cheongdam, centro di innovazione culturale e artistica di Seoul, nota meta dei trendsetter internazionali che da qui lanciano le nuove tendenze in tutto il mondo. È questo il contesto scelto dal Consorzio per promuovere il Prosecco Doc, coniugando la tradizione italiana con quella coreana all’insegna del buon cibo e del piacere di condividere momenti di informale convivialità, tipici dell’aperitivo italiano.
L’importanza dell’evento è stata avvalorata dalla presenza dell’Ambasciatrice d’Italia in Corea Emilia Gatto che così si è espressa: “Le iniziative organizzate per promuovere il Prosecco Doc in Corea hanno rappresentato un’opportunità straordinaria per far conoscere non soltanto una nostra eccellenza enologica, ma anche un vettore indiscusso della cultura italiana nel mondo e dell’Italian style of living. Uno stile che rappresenta l’estrema raffinatezza della semplicità e della genuinità, fortemente apprezzata dai coreani anche per il suo potere di creare convivialità ed allegria attorno alla tradizione dell’aperitivo. Sono convinta che l’amore per il Prosecco, che ha già contagiato moltissimi Paesi nel mondo, contribuirà presto a far diventare l’Italia primo fornitore di vini in Corea”. Nell’occasione, agli oltre 400 partecipanti tra influencer, attori, youtuber, trendsetter, key opinion leader sono state proposte le creazioni di cucina coreana fusion realizzate dallo chef stellato Joseph Lidgerwood del ristorante Evett di Seoul in formato finger food, in abbinamento a Prosecco Doc e Prosecco Doc Rosé. Apprezzatissimo, tra gli aperitivi, l’abbinamento dello Sgroppino al limone dell’isola di Jeju che ben si sposa con il Prosecco. Presenti all’evento anche l’italianissimo chef stellato Fabrizio Ferrari, noto personaggio televisivo e le artiste di street dance del Deep N Dap, gruppo conosciuto a livello internazionale, accompagnate dalla fondatrice Mina Myoung. A sottolineare l’italianità dell’evento hanno presenziato anche altri brand espressione del miglior Made in Italy: Ducati, Lamborghini, Aperol Spritz, Gin Malfy. Ulteriore tocco di classe alla serata è stato offerto dalla performance del tenore Italiano Vincenzo Lentini.
Ultimo step di questo secondo round è avvenuto, sempre a Seoul presso l’Hotel The Ambassador, con l’evento “Top Italian Wines Roadshow“, tappa del tour internazionale firmato Gambero Rosso che, oltre al walk around tasting, ha previsto una masterclass dal titolo “Prosecco Doc: Passion in the bubbles” condotta da Marco Sabellico, curatore della Guida Vini d’ Italia, e dalla rappresentante consortile Tanja Barattin. Per il Consorzio di tutela delle bollicine più vendute al mondo l’obiettivo principale di queste attività consiste nel tessere nuove relazioni istituzionali e sensibilizzare trade e pubblico coreano alla scoperta della Denominazione Prosecco come vino e soprattutto come territorio straordinariamente generoso da ogni punto di vista: ambientale, culturale, artistico, enogastronomico. “Questi interventi – conclude Zanette – si inseriscono nell’ottica di esplorare e ricercare nuovi consumatori in paesi che nel passato anche recente non erano mai stati presi in considerazione. Una scelta che anche in futuro ci porterà in mercati inediti al fine di favorire una diversificazione del posizionamento. Dove la concorrenza tra operatori è praticamente inesistente è possibile posizionare e qualificare il prodotto con maggior marginalità per gli operatori”. In questa occasione hanno affiancato le etichette istituzionali di Prosecco Doc e Prosecco Doc Rosé le seguenti cantine: Col de Mar, Giusti Wine, La Gioiosa, La Marca, Le Contesse, Le Rughe, Val D’Oca, Villa Sandi, Viticoltori Ponte.