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Scenari

Proclamati 130 nuovi sommelier dalla Fondazione: per la prima volta anche i barman

10 Giugno 2019
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Centotrenta tra nuovi sommelier del vino, dell’olio, di champagne e, per la prima volta, anche di barman, con un padrino d’eccezione, la doppia stella Michelin Pino Cuttaia, presidente di Soste di Ulisse


(Pino Cuttaia, Francesco Seminara, Ornella Laneri, Paolo Di Caro)

Centotrenta nuovi ambasciatori di cultura e territorio quelli che hanno ricevuto dalla Fondazione Italiana Sommelier i diplomi di sommelier del vino, dell’olio, di champagne e, per la prima volta, anche di barman, con un padrino d’eccezione, la doppia stella Michelin Pino Cuttaia, presidente di Soste di Ulisse. 

“Un piatto racconta un territorio attraverso le sue materie prime di eccellenza, il vino e l’olio sono le parti imprescindibili di uno stesso racconto”, ha detto il patron del ristorante la Madia di Licata, in provincia di Agrigento. “Il nostro desiderio di promuovere la cultura del Vino e dell'Olio ci porta ad esplorare nuovi orizzonti – ha esordito il presidente siciliano Fondazione Italiana Sommelier Paolo Di Caro – perché i sommelier non sono solo l'anello di congiunzione fra il mondo del vino è quello del cibo di qualità, ma veri e propri ambasciatori di cultura, territorio, identità e specificità”. La cerimonia si è tenuta al Four Points by Sheraton Catania e per la prima volta ha riunito le città siciliane di Palermo, Messina e Catania per la consegna delle pergamene, a conclusione dei quattro corsi che si sono tenuti durante l’ultimo anno. In particolare, conclusi, il quinto corso del Vino, con la novità quest’anno delle sezioni territoriali: oltre Catania, infatti, sono partite le prime edizioni a Linguaglossa (Catania), Graniti (Messina) e Palermo. “L’anno prossimo –  ha anticipato Paolo Di Caro – debutteremo anche ad Agrigento e Caltanissetta. Ci aspetta un nuovo anno di appuntamenti anche per il mondo degli appassionati, non solo sull’Etna”.


(Paolo Di Caro)

Concluso anche il terzo corso dell’Olio, il secondo dello Champagne, mentre il 2019 è stato il lancio del corso per barman, il secondo in tutta Italia dopo Roma. “Non potevamo non cogliere la sempre crescente attenzione verso il mondo della miscelazione –  commenta Di Caro – che affascina tantissimi giovani e che ci piace particolarmente perché significa consegnare al mondo della movida, nuovi ambasciatori di qualità”. Centotrenta corsisti, dunque, con una forte rappresentanza femminile, almeno il 40% di donne che si avvicinano sempre più al mondo del vino, dell’olio e dello champagne per passione e curiosità, ma anche perché quella del sommelier è diventata una professionalità sempre più spendibile nel mondo occupazionale, che apre a nuove opportunità di lavoro. 

Come per Giuditta Pannitteri, la più giovane corsista fra tutte, appena ventunenne, ma con le idee chiare, che ha messo insieme una bella tripletta, conseguendo sia il diploma di sommelier dell’Olio che quello di barman, in procinto di completare il corso del vino e conquistare la sua terza pergamena, “Perché – dice – il food&beverage rappresenta la nuova frontiera ed è necessario avere in mano gli strumenti giusti”. Diventare sommelier del vino è stata invece una scelta di cuore e di famiglia, per Loredana Cipriano e Morena Benenati, accumunate dallo stesso destino di condividere la propria vita sentimentale con gli chef stellati Pino Cuttaia e Pietro D’Agostino, stella Michelin de La Capinera di Taormina, e adesso anche quella lavorativa, formando una squadra pluridecorata.

Dopo la consegna dei diplomi, al via i festeggiamenti con angoli degustazioni olio, food&wine con 20 aziende del Sud, Sud Est Sicilia, e il corner-bar dedicato ai cocktail, “gestito” dai neo-barman di Fondazione.

C.d.G.