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Scenari

Prezzemolo & Vitale fa il bis: un nuovo negozio a Londra con le eccellenze siciliane

19 Maggio 2017
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(Salvatore Prezzemolo e Giusi Vitale)

di Chiara Lizio

Centosessanta metri quadrati che parlano palermitano e profumano di Sicilia nel cuore di Chelsea, a Londra. 

Al 388 di King’s Road, strada residenziale ed elegante, Prezzemolo e Vitale, i supermercati di qualità made in Palermo, apriranno a luglio il loro secondo punto vendita nella City. Il primo, nel quartiere di Elephant & Castle all’interno del Mercato Metropolitano (ne parlavamo qui) è operativo da settembre dello scorso anno e fa parte di un ambizioso progetto che fa capo all’imprenditore milanese Andrea Rasca, che ha un ruolo importante anche in questo secondo negozio in collaborazione con lo studio Didea di Palermo.

Materia prima di qualità il fil rouge che legherà i due esercizi commerciali, diversi per target di clienti e prodotti ma uniti dalla stessa filosofia che da sempre caratterizza l’azienda. Non ci saranno i prodotti della grande distribuzione ma quelli dell’Isola più pregiati e di nicchia, dai capperi di Pantelleria alle acciughe di Balistreri, fino alla pasta realizzata con farine di legumi come ceci o piselli. Punto di forza? I salumi che ogni settimana arriveranno dall’Isola: dal caciocavallo ragusano ai salami di Bazza privi di nitriti e nitrati, fino al grana a marchio P&V senza lisozima né conservanti.

Sarà una piccola Sicilia che offrirà i suoi fiori all’occhiello del panorama gastronomico agli inglesi ma anche ai tanti italiani e palermitani residenti a Londra. “Già al Mercato Metropolitano – racconta Salvatore Prezzemolo – riscontriamo un grande consenso dei nostri connazionali: la clientela del nostro Paese costituisce infatti oltre il 50 per cento delle vendite. Abbiamo inoltre ideato una carta Dop – dove la sigla non sta per origine protetta ma palermitana – che riserva proprio ai palermitani uno sconto speciale del 10 per cento nei due punti vendita inglesi. Sono tanti i ragazzi del capoluogo siciliano che studiano a Londra e vengono da noi a fare la spesa”.

Nonostante gli intoppi burocratici gli imprenditori palermitani non si sono scoraggiati e hanno deciso di fare il bis: “Dopo aver sondato il terreno col Mercato Metropolitano – riprende  Salvatore Prezzemolo – e riscontrato il grado di apprezzamento dei nostri prodotti, notando che ci sono tantissimi clienti che arrivano anche dalla parte opposta della città per acquistare, ad esempio, quelli a marchio “Giù Giù”, siamo stati spronati da questo entusiasmo alla ricerca di un altro locale. E dopo due mesi di trattativa, a causa di una burocrazia più complicata perché diversa dal punto di vista culturale, abbiamo individuato il punto vendita di Chelsea che sarà operativo già in estate. Certo, molto più piccolo rispetto ai nostri negozi siciliani, ma a Londra un affitto di appena 200 metri quadri corrisponde al doppio del prezzo di un locale di 600 a Palermo. E poi vogliamo che questa nuova formula sia facilmente replicabile”.

Ci saranno anche ragazzi palermitani, oltre agli inglesi, a far parte dello staff del nuovo supermercato. Un incontro tra culture diverse unite dalla ricerca del buon cibo. “Il nostro obiettivo – spiega ancora Salvatore Prezzemolo – è quello di fare conoscere i sapori della nostra terra. Dare infatti per scontato che all’estero li conoscano è sbagliato. Spesso non si va oltre a pasta e pizza: sono pochi gli ingredienti che sono davvero apprezzati fuori dai confini del Paese. Proprio per questo organizziamo degustazioni e offriamo anche una gastronomia pronta, per far sì che la cultura del mangiar bene e di qualità sia diffusa e prenda piede anche nel Regno Unito”. 

Ma non si tratterà di una semplice vendita: “Il nostro è un lavoro molto più ampio e ambizioso – conclude Prezzemolo – di sinergie tra due mercati, quello siciliano e quello inglese. Facciamo infatti approcciare quelli che riteniamo produttori meritevoli, come alcune aziende di olio e vino o di prodotti dolciari, con distributori nuovi di vendita del Regno Unito, in modo da ampliare i loro canali di vendita”.