(Un momento della conferenza stampa di presentazione)
E’ nata l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, ideata e coordinata da Andrea Bonini, direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, che avrà sede a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore.
Un’istituzione che intende portare avanti le rivoluzionarie idee veronelliane in materia di produzione, tutela e valorizzazione dell’enogastronomia italiana, non poteva trovare location più prestigiosa di un luogo di elevato valore storico e architettonico e di grande richiamo per gli appassionati d’arte di tutto il mondo. Con queste premesse, anche la location milanese per la presentazione della nuova scuola doveva essere di prestigio e, quindi, la Triennale perché “nasce dalla convinzione che gli atti alimentari debbano essere vissuti e proposti come momenti di conoscenza, occasioni per nutrire corpo e mente. In questo contesto “è indispensabile per gli operatori disporre delle competenze necessarie a comunicare i prodotti come ambasciatori di un sistema culturale che accomuna le singole aziende, i singoli territori – ha detto Angela Maculan, presidente del Seminario permanente Luigi Veronelli -. Valorizzare questa dimensione cruciale per il consumatore contemporaneo significa proseguire, oggi, il cammino alla scoperta della cultura del campo e della tavola iniziato, con straordinaria lungimiranza, da Luigi Veronelli nel secondo dopoguerra. Sono particolarmente orgogliosa, perciò, di presentare questo progetto concepito e promosso dalla nostra ssociazione”. Ad affiancare la Maculan, alla Triennale di Milano c’erano, fra gli altri, Alberto Capatti, Aldo Colonnetti, Pasquale Gagliardi segretario della Fondazione Giorgio Cini, Michele Seghizzi di Banca Generali che sostiene il Seminario Veronelli e adesso anche il progetto dell’Alta Scuola di Gastronomia che mira alla formazione di operatori (dai titolari di aziende agroalimentari italiane agli addetti al marketing, passando per titolari e personale di ristoranti, enoteche e wine bar, strutture alberghiere e ricettive, con giornalisti, blogger, Pr e guide turistiche), e futuri operatori (studenti universitari iscritti ai corsi di laurea attinenti che, purtroppo, dedicano pochissima attenzione alla gastronomia come cultura).
(L'isola di San Giorgio Maggiore – ph Orch)
L’Alta Scuola Veronelli sarà inaugurata il 2 luglio 2018, con l’inizio della Settimana della Cultura Gastronomica, mentre il primo corso di alta formazione dedicato al vino italiano inizierà nel 2019 e avrà come titolo “Camminare le vigne. Luoghi, persone e cultura del vino italiano”. A tracciare questo percorso intellettuale sarà un organo specifico della nuova istituzione, il Laboratorio di Cultura Materiale, che è un tavolo di pensiero, di confronto e di discussione a cui è affidato il compito di innovare le pratiche, i linguaggi, l’immaginario e l’estetica del gusto coinvolgendo i membri del Comitato Scientifico e i docenti e arricchendo di spunti culturali l’attività formativa. Per questo, dice Gagliardi, “Luigi Veronelli ha dedicato la sua vita a dimostrare come la gastronomia, intesa come sapienza della preparazione del cibo e del vino, è un‘arte come le altre. La capacità di combinare i sapori per il piacere del palato non ha minore dignità della capacità di combinare i colori per il piacere della vista. E se la missione principale della Fondazione Giorgio Cini è la valorizzazione della cultura italiana, allora la decisione di organizzare sull’Isola di San Giorgio a Venezia (città che ha, tra le altre cose, una propria tradizione gastronomica d’eccellenza) l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia, è una scelta del tutto coerente con la missione della nostra Istituzione”.
Ad affiancare il Seminario Veronelli e la Fondazione Giorgio Cini c’è Banca Generali Private, con Seghizzi che dice: “Siamo felici di sostenere questo progetto che valorizza la gastronomia italiana, una delle eccellenze che distingue il nostro Paese nel mondo. Come banca private attenta ai patrimoni dei nostri clienti siamo consapevoli del nostro ruolo all’interno della comunità. Per questo motivo vogliamo promuovere iniziative come questa che ha l’obiettivo di proteggere la tradizione e generare cultura positiva”. A sovrintendere alle attività dell’Alta scuola Veronelli ci penserà il Comitato Scientifico presieduto da Alberto Capatti, primo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e composta fra l’altro da personalità come Aldo Colonetti, filosofo, storico dell’arte, del design e dell’architettura, già direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design; il segretario della Fondazione Cini, Pasquale Gagliardi; Alfonso Iaccarino, pluripremiato chef patron del ristorante “Don Alfonso 1890”; il docente universitario Dario Guerini; la filosofa ed editor Ilaria Bussoni; Roberta Sassatelli, docente di Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano; Pierluigi Basso che insegna presso l’Università Lumière Lyon 2 e dal 2017 Presidente dell’Association Française de Sémiotique; Gianluigi Brozzoni; Gian Arturo Rota, che rappresenta la Famiglia Veronelli ed è custode dell’Archivio Veronelli; Andrea Alpi, Sensory Project Manager della Società Italiana di Scienze Sensoriali.
(Il Cenacolo Palladiano)
Il primo corso di alta formazione prenderà avvio nel 2019 e declinato su 150 ore nell’ambito di un semestre accademico, con una didattica articolata in moduli ordinari, modulo intensivo residenziale, momenti esperienziali presso aziende e partner, momenti formativi a distanza e attività di valutazione dell’apprendimento. Sono previsti, inoltre, alcuni servizi dedicati alla positiva interazione tra l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli e la cittadinanza, le istituzioni educative, sociali, culturali ed artistiche veneziane. È in fase di progettazione, infine, il corso di alta formazione che nel 2020 sarà dedicato alla cucina italiana.
Michele Pizzillo