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Scenari

Pranzo in famiglia, una tradizione per 7 italiani su 10

30 Dicembre 2016
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Chiamatela tradizione, abitudine, forse un po' pure la crisi, ma al pranzo in casa gli italiani non sanno proprio rinunciare. 

Sette persone su dieci lo consumano ancora fra le mura domestiche. A sottolinearlo è l’Annuario Statistico 2016 dell’Istat, secondo cui l’Italia è ancora ben lontana da un’ampia diffusione del modello basato sul pasto veloce consumato in ufficio, camminando in strada o nei locali. I dati evidenziano infatti che il pranzo costituisce nella gran parte dei casi il pasto principale (66,6% della popolazione), ed essendo consumato in casa nel 72,7% dei casi, permette ad ogni famiglia una scelta sempre più attenta degli alimenti preferiti. Un’abitudine diffusa soprattutto al Sud e nelle Isole (rispettivamente 82% e 83%), rispetto al Nord-Ovest (64%), Centro (68%) e Nord-Est (70%).

Stando ai dati Istat, nel 2016 è stata pari all’81% la quota di popolazione dai 3 anni che al mattino ha avuto l’abitudine di fare una colazione “adeguata”, vale a dire non solo costituita da caffè o al tè, ma nella quale vengono consumati alimenti nutrienti come latte, biscotti e altri prodotti da forno. Un comportamento salutare che è consuetudine soprattutto tra le donne e i bambini, specie se delle regioni del Centro Italia. In generale, la spesa per generi alimentari e bevande nell’anno scorso è stata pari a 441,50 euro al mese. Cifra in leggera ripresa rispetto ai 436,06 euro dell’anno precedente (+1,2 per cento). La quota di spesa alimentare riferita al 2015 è stata pari al 17,7% delle entrate familiari complessive. Come già negli anni precedenti, la spesa per la carne si conferma la voce più rilevante (3,9 per cento), seguita da pane e cereali (3,0 per  cento), vegetali (2,4 per cento) e latte, formaggi e uova (2,3 per cento). Inoltre, rispetto agli anni precedenti, sembra essere in diminuzione la quota delle famiglie che ha tentato di limitare la spesa riducendo la quantità o la qualità dei prodotti alimentari acquistati. Il supermercato e l’ipermercato sono sempre i luoghi più gettonati per la spesa alimentare. Vengono infatti scelti in oltre il 50% dei casi, seguiti dai negozi tradizionali (22%) e dagli hard discount (12%).

C.d.G.