Sostenere agriturismi per far fronte alla pioggia di disdette che arrivano a sfiorare anche il 50% in tutta Italia.
E’ l’appello lanciato alle istituzioni da Turismo Verde, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, nel ricordare che “agricoltori e agrichef sono un patrimonio del Made in Italy e non devono essere lasciati soli”. Gli agriturismi, spiega l’Associazione, assicurano un ambiente sano e incontaminato, attività a contatto con la natura e soprattutto prodotti e cibi genuini, sicuri e di qualità garantita. L’emergenza coronavirus non deve essere sottovalutata ma neppure ingigantita, fa sapere l’associazione, fatte salve le precauzioni indicate non bisogna aver paura di scegliere le attività ricettive in campagna. Turismo Verde-Cia fa sapere che nelle regioni coinvolte direttamente dall’emergenza come Lombardia e Veneto, ci sono state disdette di massa nelle strutture, soprattutto da parte dei turisti stranieri.
Prenotazioni quasi azzerate anche per aprile, con le festività di Pasqua che rappresentano uno dei periodi più importanti per la stagione turistica. Per l’Associazione, i provvedimenti presi dal governo vanno nella direzione giusta, ma serve un intervento strutturale e di lungo periodo che sostenga le imprese e rilanci l’economia dei territori, partendo da quelli più danneggiati dall’epidemia. Per gli oltre 23 mila agriturismi italiani, servono sospensioni dei contributi previdenziali e dei pagamenti delle rate dei mutui per un periodo non inferiore a 12 mesi; allo stesso tempo, incentivi che rilancino il settore, con coupon a parziale rimborso spese, detrazioni fiscali e sospensione della tassa di soggiorno, nonché un piano di promozione straordinario.
C.d.G.