Una comunità spirituale a 900 metri di quota in Svizzera, vicino alla località Centovalli: qui dal 2025 lo chef Pietro Leemann condurrà una vita da monaco della religione indiana Krishnaita.
È stato il primo a puntare sulla cucina vegetariana a Milano aprendo il “Joia”, stella Michelin dal 1996. Ora Leemann si racconta in un’intervista a Cook del Corriere della Sera e conferma che il 2024 sarà l’ultimo anno in cui accompagnerà Sauro Ricci e Raffaele Minghini, i suoi due sous chef che hanno rilevato il ristorante e si stanno preparando a gestire in autonomia Joia.
“Un monaco – racconta nell’intervista – è una persona che ha fatto delle scelte ascetiche: io vivo già secondo i principi della libertà della mia religione, e cioè sono vegetariano, non bevo alcolici, non consumo droghe, non consumo bevande eccitanti come il caffè, non gioco d’azzardo e trasformo l’energia sessuale in energia spirituale, in una forma d’amore più alta”.