“Il vino è uno dei pilastri dell’immagine del Made in Italy nel mondo. Abbiamo una produzione vinicola dalla storia millenaria, ma quello che è successo negli ultimi 60 anni è straordinario, senza paragoni e precedenti perché ci sono state più innovazioni in questo arco di tempo che in un migliaio di anni. E io sono un uomo fortunato, privilegiato, perché ho operato proprio in questo tempo”. Con la classe e la saggezza di sempre, Piero Antinori, icona del vino nel mondo e presidente onorario di Marchesi Antinori, riceve dal ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, il premio “Personalità d’Eccellenza Italiana” a DiviNazione Expo24, preludio ai lavori del G7 Agricoltura di Siracusa. Il breve talk, nello spazio del Masaf, presente il ministro Lollobrigida, è occasione per rilanciare il messaggio che da tempo Antinori ripete nei suoi interventi pubblici.
“Abbiamo lavorato tanto per ricercare l’alta qualità, con la consapevolezza della forza e del potenziale del made in Italy per mettere fine al lungo periodo in cui si puntava alla quantità e al contenimento del prezzo. È questo impegno che ha fatto in modo che oggi, nei maggiori mercati al mondo, e in particolare in Nord America, il vino italiano sia quello più bevuto e apprezzato”, dice il ministro. Dopo la premiazione, Antinori, la cui famiglia dal 1385 produce vino, si è soffermato con noi a commentare l’evoluzione dell’enologia siciliana e l’attuale flessione di vendite e consumi con cui i produttori si trovano ultimamente a fare i conti. “Quello di oggi – ha concluso Antinori – è un riconoscimento che premia l’impegno di tutti i produttori che nell’ultimo mezzo secolo hanno contribuito a rendere il vino italiano protagonista sui principali mercati internazionali”.
Michela Giuffrida