Il miliardo di euro nell'export di vino, il 18% sul totale nazionale del comparto, non basta più al Piemonte.
Che inizia un forcing con una squadra forte di tutti i suoi vini: i 10 consorzi e la più importante associazione di produttori, riuniti nel consorzio Land of perfection, si presenteranno uniti, portando quindi non solo i grandi nomi ma anche le piccole produzioni, in un tour mondiale partito simbolicamente da Roma. A Palazzo Brancaccio, “Piemonte a Palazzo” ha illustrato la strategia di promozione e comunicazione in Europa, Asia e America e la vendemmia 2016 che l'esperto enologo Ezio Rivella ha definito “eccezionale, con uve e vini di grande equilibrio”.
Ma c'è di più. Perché si parla di una vendemmia tutta a 5 o 4 stelle per i vitigni del Piemonte. Il 2016 illustrato oggi a Roma dall'assessore regionale Giorgio Ferrero e dal consorzio Piemonte Land of Perfection evidenzia le eccellenze dei rossi Barbera, Nebbiolo di Langhe e Roero – da cui nascono, tra gli altri, Barolo e Barbaresco – Brachetto, vino aromatico dell'Acquese (Alessandria) e del bianco Arneis.
Quattro stelle per tutti gli altri vitigni del Piemonte, esclusa la Vespolina, coltivata nel Biellese, Alto Vercellese e Novarese. “L'annata – spiegano gli esperti della Regione Piemonte – è stata più regolare delle due precedenti e, tutto sommato, estremamente positiva per la coltura della vite, nonostante un andamento invernale ancora piuttosto irregolare”.
C.d.G.