di Emanuele Scarci
Pasqua Vini ha chiuso il 2022 con un giro d’affari consolidato di 65,4 milioni di euro (+4% rispetto all’anno precedente) e con un Margine operativo lordo di 8 milioni.
“E’ aumentato il valore, ma sono calati i volumi – ha detto l’amministratore delegato Riccardo Pasqua, nella conferenza stampa annuale a Milano – Nella prima parte dell’anno gli importatori americani si sono protetti dall’aumento dei prezzi con acquisti a doppia cifra mentre nella seconda parte il sell out è risultato positivo a singola cifra”. Gli Stati Uniti rappresentano oltre il 25% delle vendite complessive di Pasqua. A trainare le vendite sono stati i vini di alta gamma, guidati dalle Icons, le collezioni che, secondo la cantina veronese, rappresentano gli stili di vinificazione più innovativi e che meglio interpretano le peculiarità del terroir della Valpolicella. Ne è testimonianza la crescita del canale Horeca in tutti i mercati chiave per l’azienda: dall’Italia (+35% sul 2021), al Regno Unito (+27,8%), agli Stati Uniti (+34%). Il mix dei vini offerti da Pasqua si compone per il 40,4% di vini rossi, con particolare attenzione per Amarone e Valpolicella Ripasso. A seguire bianchi (33,9%), spumanti (16,5%) e rosati (9,2%). La nicchia del biologico costituisce il 4,5% del totale vini.
Fiducia nel 2023
Quale il trend del 2023? “Il Natale ha assorbito molto magazzino – ha risposto Pasqua – e gli ordini sono complessivamente ripartiti. Sono moderatamente ottimista per quest’anno”.
“La nostra strategia – ha aggiunto il presidente Umberto Pasqua – è orientata alle tecnologie e alla premiumizzazione dei nostri vini, che ci hanno consentito di crescere in questi ultimi dieci anni”. Gli investimenti nell’area tecnica sono ammontati a 6 milioni nell’ultimo anno e gli investimenti sul valore del brand sono oscillati negli ultimi 7 anni tra il 7,5% e il 9% del giro d’affari. A sostegno della crescita organica, multi geografica e multicanale, la strategia prevede di privilegiare la qualità della distribuzione rispetto ai volumi, con l’obiettivo di portare il peso del premium e dell’ultrapremium dal 55% del 2022 al 75% nel 2026.
(La conferenza stampa di stamattina. da sx, Alessandro, Riccardo e Umberto Pasqua)
Mecenatismo e Vinitaly
Infine, il piano di investimenti destinato alla comunicazione prevede budget in crescita nelle aree geografiche primarie. L’obiettivo è quello di promuovere l’educazione e l’informazione intorno al mondo del vino attraverso progetti ad alto coinvolgimento per le audience dei diversi mercati. In particolare, sono destinate risorse specifiche ai progetti di collaborazione con il mondo dell’arte. Da una ricerca commissionata da Pasqua a Toluna, emerge che Millennial e Gen Z, apprezzano i progetti di mecenatismo dei brand verso il mondo dell’arte, che consentano agli artisti di esprimersi in maniera libera e ai committenti di raggiungere pubblici in tutto il mondo. E, per il secondo anno consecutivo, Pasqua ha affidato a fuse* il compito di portare a Vinitaly un progetto artistico immaginifico e coinvolgente, che vede la luna come protagonista. “Luna Somnium” è un’installazione site-specific, riprogettata da fuse* per lo spazio delle Gallerie Mercatali di Verona (attigua a Veronafiere). Il titolo dell’opera si ispira a quella che viene definita la prima opera di fantascienza mai scritta dall’uomo: il Somnium di Giovanni Keplero. Trecento anni prima che Georges Méliès realizzasse il suo film “Viaggio sulla Luna”, l’astronomo e matematico tedesco immagina il protagonista del suo racconto recarsi in sogno sul nostro satellite. Qui ha la possibilità di osservare il cielo e ammirare la Terra da un punto di vista diverso, che mette in discussione credenze e certezze e che ispira a un nuovo modo di percepire e comprendere la realtà.