di Emanuele Scarci
OperaWine e Vinitaly Preview rilanciano le fiere in presenza e danno spazio all’ottimismo diffuso degli operatori.
Ieri a Verona alla manifestazione sono intervenute 70 aziende, 5 Consorzi e 300 tra operatori e buyer italiani ed esteri. “Con la ripartenza dei nostri eventi – ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – aiutiamo le aziende a intercettare, per tempo, una ripresa del mercato che ha iniziato a manifestarsi. E che i produttori italiani stanno già cavalcando”. Ciò è confermato dal trend dell’export ma anche, sostanzialmente, dai dati delle giacenze al 31 maggio rilevato dal ministero delle Politiche agricole: in calo dell’1,7% per i vini a Denominazione rispetto all’analogo periodo del 2020 nonostante una vendemmia superiore di circa il 3%. I vini Igp invece lamentano un appesantimento del 4,4%.
Il polso dei produttori
Vinitaly Preview è stato un evento utile anche per tastare il polso ai produttori direttamente sul campo. “A tutto giugno gli ordini sono superiori del 6-7% al 2019 – sottolinea Ettore Nicoletto, amministratore delegato di Bertani – ma non mi illudo che questo possa essere il dato finale del 2021. Dobbiamo capire quanta parte della performance sia dovuta al ripristino delle scorte e quanta alla rotazione dei prodotti. Questo però lo sapremo con sufficiente certezza non prima di settembre”. Nicoletto segnala che l’Italia sta performando meglio dell’estero, nonostante il turismo tardi ad arrivare. E poi marca il suo modello gestionale di Bertani rispetto al passato: “Non so come evolverà la domanda nei prossimi mesi, ma fino al 2019 in Bertani si stoccava, io invece non stocco niente”. Anche nella veneta Villa Sandi il morale è molto alto. “Siamo andati al di là delle aspettative – esordisce il proprietario Giancarlo Moretti Polegato -. Vanno bene l’Italia, gli Stati Uniti, l’Europa e l’Australia. Nei primi 5 mesi del 2021 le vendite sono balzate del 20% rispetto al 2020” e in quell’anno il fatturato di Villa Sandi è calato solo di pochi milioni: da 95 milioni a 91. “Nel 2021 però – aggiunge l’imprenditore – siamo fiduciosi di poter stabilire il nuovo record storico con 110 milioni di ricavi”. Che corrisponde appunto a poco più del +20%. “In realtà – precisa Moretti Polegato – le cose potrebbero andare anche meglio se non ci fosse il problema dei container che non si trovano o arrivano in ritardo”. A cosa è dovuto il boom di Villa Sandi in una fase in cui la ripartenza della ristorazione deve andare a regime? “Un merito particolare – risponde Moretti Polegato – va riconosciuto al Prosecco Rosé, in fortissima accelerazione. Tutte le nostre disponibilità sono prenotate per l’anno in corso e la nuova produzione potrà essere immessa in commercio solo dal 1° gennaio 2022”.
Vision 2030
Ieri nella sede delle Gallerie Mercatali, che ospitava Vinitaly Preview, si è tenuto un meeting del gruppo coinvolto da Nicoletto per il progetto “Vision 2030”: intende stimolare imprenditori e manager del vino (compreso Mantovani di Veronafiere) nella costruzione di una vision che renda più competitivo il Sistema vino Italia nel decennio. Il think tank ha più volte ribadito che non intende sostituirsi a istituzioni e a organizzazioni professionali. Il lavoro adesso sembra arrivato in dirittura d’arrivo, tanto da produrre un fascicolo con una quarantina di pagine con slide. Sui tempi però Nicoletto ha preferito non sbilanciarsi, anche se ha lasciato intendere che il Manifesto di “Vision 2030” potrebbe essere diffuso il prossimo autunno.
Del think tank varato da Nicoletto fanno parte manager del vino e della grande distribuzione, consulenti e presidente di associazioni. Eccone alcuni: Daniele Colombo (wine and spirit category manager di Esselunga), Fabrizio Dosi (Frescobaldi), Matteo Lunelli (Cantine Ferrari), Massimo Tuzzi (ceo Terra Moretti), Marco Nannetti (Cevico), Carlo Pietrasanta (Movimento turismo del vino), Alessio Planeta (Planeta Vini), Alessandro Vella (Val D’Oca), Matilde Poggi (Fivi), Steve Kim (Veronafiere), Lorenzo Tersi (presidente LT wine&food advisory), Denis Pantini (Nomisma), Andrea Terraneo (presidente Vinarius associazione enoteche italiane), Roberta Crivellaro (studio legale Withers), David Pambianco (consulente) e Cristiano Seganfreddo (consulente).