(ph Simone Marchese)
La campagna olivicola 2018 segnerà la risalita per l'Italia, attestandosi a livelli migliori rispetto alle 2017. Con la Spagna in leggero calo, e la Tunisia al top del suo potenziale.
Sono le previsioni del mercato oleario elaborate, su dati Ismea, dall'Onaoo, l'Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva in occasione della tre giorni del terzo meeting internazionale promosso dalla Scuola di Assaggio, la più antica al mondo, a Roma da oggi e fino a sabato 9. Il 2017, ricordano gli Assaggiatori Onaoo, è stato un anno di campagna che si definisce tecnicamente “di scarica” così come, in realtà, lo è stata in generale per l'intera area mediterranea. Per il 2018, continua l'analisi Onaoo, si prevede una riduzione della produzione in Spagna, con circa 100 mila tonnellate in meno, a causa delle temperature molto elevate e della siccità. Opposto il quadro per l'Italia: 80 mila tonnellate in più d'olive raccolte lungo la penisola con la Puglia in testa, (rappresenta il 40/50% della produzione totale del paese). Andranno meglio anche la Sicilia e la Calabria, con risultati discreti. Nell'area centrale: Toscana, Marche, Umbria e Lazio troveremo meno volumi, per siccità e calore. La qualità, a detta della scuola di assaggio, sarà interessante nel 2018 per Puglia, Calabria e Sicilia. Nelle zone più colpite dalla siccità la produzione di olio oltre che avere una riduzione in termini numerici, presenterà anche difetti organolettici tipici come legno e secco. Saranno comunque oli poco fragranti.
In Italia si contano 5.000 mila frantoi attivi, per lo più in Puglia, Calabria e Sicilia, regioni per le quali si prevede un aumento dei volumi che andranno a fare la differenza in positivo sulla previsione totale italiana da 200 mila tonnellate del 2017 a 280 mila del 2018. Dato interessante infine quello della Tunisia per la quale si prevede il triplo dell'olio avuto nel 2017. Dalla sua parte il favore di piogge arrivate al momento giusto insieme a generali condizioni favorevoli. Sarà l'area più felice, con risultati relativi che raggiungono i massimi livelli previsti, nella campagna olearia 2018.
C.d.G.