La Nocellara del Belice è una varietà tipica della zone del Trapanese, in particolare ha la sua massima espressione a Castelvetrano. Come la Tonda Iblea è a duplice attitudine, per la produzione anche di olive da mensa. Mentre una produce olive nere, la Nocellara del Belice le produce verdi. Negli ultimi 20 anni è maggiormente utilizzata per fare olio.
Coltivata sia in irriguo (per fare oliva da mensa serve infatti acqua) che in asciutto, il suo albero ha un vigore medio come dimensioni, molto ampio ed espanso e ha foglie abbastanza grandi. Rispetto alla Tonda Iblea la grandezza è doppia. La resa in olio non è alta ma medio bassa, una delle caratteristiche dell’oliva da mensa. Ha, proprio per questo motivo, un ottimo rapporto polpa nocciolo con olive decisamente polpose.
Le mignole, ovvero i precursori della fioritura, sono di medie dimensioni con un basso numero di fiori. Il frutto ha un peso notevole di almeno 7 grammi, molto rotondo con forma sferica. All’invaiatura (fase fenologica della maturazione dei frutti) non diventa mai nera ma viola scuro. Il colore della foglia è di un verde intenso da entrambi i lati.
L’olio ha una discreta dote di acido oleico che supera il 75% con una discreta presenza di acido linoleico e palmitico. Anche la presenza di polifenoli – visto che è una varietà a duplice attitudine – è alta e arriva a 300 ppm (parti per milione).
Le caratteristiche organolettiche vedono una produzione di oli molto gradevoli, abbastanza ricchi ed erbacei. Insieme alla Tonda Iblea, la Nocellara del Belice ha portato l’olio siciliano a farsi conoscere nel mondo. Presenti delle note spiccate di carciofo e pomodoro verde e a volte produce una sensazione gradevole di foglia di olivo. Quando le olive sono molto acerbe si avvicina alla sensazione olfattiva della Tonda Iblea, cioè la foglia di pomodoro.
Dal punto di vista sensoriale si classifica nella categoria intensa, con un amaro e un piccante abbastanza presenti. Grazie alla buona dote di polifenoli è un olio abbastanza longevo.
Come per la Tonda Iblea si può abbinare a pietanze molto robuste o a insalate con la presenza di pomodoro verde perché esalta la caratteristica.
Testo raccolto da Enrica Iacono