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Scenari

Olio di oliva, tutto quello che c’è da sapere su…Brandofino, Nocellara Messinese e Calatina

25 Luglio 2024
Da sinistra le cultivar Brandofino, Nocellara Messinese e Calatina Da sinistra le cultivar Brandofino, Nocellara Messinese e Calatina

Ci sono tre varietà di olive in Sicilia che sono considerate minori ma che compongono e completano a livello regionale il puzzle. Si tratta della cultivar Brandofino, Calatina e la Nocellara Messinese. 

Andiamo a scoprirle insieme. 

 

Brandofino

Il Brandofino è una varietà da olio che non ha un grande resa e che nasce nella zona dell’Etna che affaccia verso il Messinese. Insieme alla Nocellara Etnea entra di diritto nella Doc Monte Etna. L’albero ha un un elevato vigore e c’è un buon rapporto polpa nocciolo con un’oliva molto grossa.

La presenza di frutti per mignola sono bassi, circa uno/due mentre il frutto è abbastanza pesante con un peso che si aggira intorno ai 7 grammi. La lunghezza è di 2,8 cm, oltre a essere caratterizzata dalla presenza di lenticelle.

La foglia è media con una forma ellittica e lanceolata di verde intenso nella pagina superiore e verde chiaro nella pagina interiore. Si compone di un buon contenuto di acido oleico, con circa 350 ppm (parti per milione) di polifenoli. L’olio che ne deriva è molto armonico, anche se la caratteristica principale sta nel sapore: è un olio molto speziato, soprattutto quando viene coltivato a determinate altitudini sull’Etna. La sensazione al gusto è di mandorla e di carciofo ed è più piccante che amaro. Come abbinamenti si presta bene per piatti robusti perché la speziatura arricchisce il piatto.

 

Nocellara Messinese

La Nocellara Messinese è una varietà prevalentemente da mensa ma viene utilizzata anche per fare olio. Ha molte somiglianze con le olive da mensa più importanti come l’oliva l’uovo di piccione o la giarraffa. Questa varietà di oliva proviene dalla zona messinese che si affaccia verso il Mar Tirreno.

La caratteristica principale sta nel fatto che è molto resistente alla mosca e per questo si sta studiando con particolare attenzione. L’università di Palermo sta svolgendo degli studi a riguardo. La Nocellara Messinese, infatti, non viene neanche attaccata dalla rogna e sembra non essere suscettibile alle malattie.

L’albero ha un vigore medio e una resa in olio molto bassa che non supera il 12% con una media dell’8%. Ha un rapporto altissimo polpa/nocciolo e la polpa è molto spessa e dura.

La mignola è compatta con un numero medio di fiori per mignola di uno/due frutti. Il frutto ha un peso molto alto intorno a 6,5 grammi ed è lungo intorno a 2,5 cm con forma ellittica e lenticelle.

Il nocciolo ha anch’esso una forma ellittica e non è appuntito mentre le foglie molto sono grandi e larghe, lanceolate e con un colore verde intenso sulla pagina superiore e verde chiaro sulla pagina interiore.

Ha un basso contenuto di acido oleico e una carica polifenolica che difficilmente supera i 200 ppm (parti per milione).

Viene fuori un olio mediamente intenso dove le caratteristiche principali sono una buona persistenza, un fruttato medio alto e il piccante che è leggermente più alto dell’amaro. Il sentore è di mandorla e di foglia di pomodoro. Può essere abbinato con qualsiasi piatto perché è un olio decisamente poliedrico.

 

Calatina

La Calatina è una varietà che fa nasce nella zona a cavallo tra la provincia di Ragusa, di Caltanissetta e di Catania, in particolar modo nella zona di Caltagirone.

È una cultivar che si presta per gli impianti intensivi perché la sua caratteristica è quella di non produrre molto legno ma rami produttivi.

L’albero non è molto vigoroso e  ha una resa in olio media con un buon rapporto polpa nocciolo e un frutto che non è molto pesante, intorno ai 3,5 grammi.

La forma è allungata e a maturazione diventa quasi nera. La foglia è abbastanza corta, ellittica ed è intensa nella colorazione verde su entrambe le pagine.

L’acido oleico è molto alto, sull’80%. Ha un’ottima produzione di polifenoli, circa 400/450 ppm (parti per milione) e anche questa varietà, così come il Brandofino, ha una struttura speziata interessante che è assimilabile al pepe verde.

L’olio ha un colore molto verde rispetto agli altri perché è ricco di clorofilla. Si possono associare sensazioni di pomodoro e di erba falciata. Ha una buona dotazione di amaro e un’ottima dotazione di piccante. Si classifica nella categoria medio-intenso e si abbina a piatti adeguatamente robusti.

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