I benefici dell’olio extravergine di oliva sono risaputi ma a dirlo con forza è oggi Annalisa Noce, Professore Associato di Nefrologia dell’Università di Roma Tor Vergata. Per lei e il suo team bisognerebbe aggiungere in etichetta non solo il claim salutistico: “Produttori, scrivete che l’extravergine aiuta a contrastare diabete, ipertensione, sindrome metabolica e anche problemi cardiovascolari”.
Lo studio arriva dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata dove il team della professoressa Noce ha portato avanti diverse ricerche sui benefici dell’olio extravergine d’oliva e sull’adozione della dieta mediterranea in pazienti affetti da malattia renale cronica, allo scopo di valutarne l’effetto cardio protettivo. “L’olio utilizzato per il test – racconta a Cronache di Gusto la dottoressa nefrologa Noce – è ad alto contenuto di composti minori polari (fenoli, flavonoidi, polifenoli e catechine). Si davano 40 ml al giorno di olio che corrispondeva a due cucchiai da minestra a pranzo e due cucchiai da minestra a cena per un periodo di nove settimane e abbiamo notato un importante miglioramento dello stato infiammatorio di questi pazienti. Con l’utilizzo di questo tipo di olio si abbatteva completamente l’infiammazione”.
Dopo aver scoperto l’effetto cardio protettivo il team di Noce ha portato avanti un secondo studio, per capire se la protezione rimanesse tale nel tempo o se mutasse. Dopo due mesi sono stati testati altri oli a medio e alto contenuto dei composti minori polari: solo coloro che assumevano un alto contenuto di composti minori polari mantenevano questo effetto salutistico nel tempo.