(Il ministro Maurizio Martina)
Fondi Ocm vino, ci siamo. Se tutto va come previsto, domani saranno pubblicati i bandi scritti dal Ministero delle Politiche Agricole del ministro Maurizio Martina e dagli assessorati regionali all’Agricoltura.
Cautela d'obbligo, però, perché in questo momento, negli uffici che stanno completando il bando c’è molta bagarre. Il problema? Se è ormai certa l’assenza anche quest’anno di soli fondi nazionali, c’è chi parla di fondi multiregionali. E sarebbe proprio questo il nodo da sciogliere. Ma pare che alla fine saranno le stesse regioni a scegliere se utilizzare o meno i fondi insieme ad altre regioni oppure da sole.
Alla fine il bando ricalcherà in toto praticamente il bando realizzato lo scorso anno. Sul piatto ci saranno 100 milioni di euro, 70 destinati ai bandi che saranno preparati dalle Regioni, i restanti 30 saranno utilizzati dal Ministero. Ma questi soldi sono praticamente già tutti impegnati, visto che si tratta di progetti presentati due anni fa e che saranno completati nel 2016. I fondi saranno destinati anche alle microimprese, perché non è previsto l’investimento minimo di 100 mila euro che negli anni passati aveva un po' frenato i piccoli imprenditori.
Viene anche favorito l’accesso per i produttori rispetto a coloro che hanno una percentuale elevata di vino imbottigliato. Unico limite, al momento, come lo scorso anno, è che il progetto non potrà essere di importo superiore al 20% del fatturato dell’ultimo anno, limitazione che potrebbe comunque portare molti piccoli produttori ad associarsi in Ati, associazione temporanea di impresa, oppure a partecipare nelle domande, solitamente meno remunerative, predisposte dalle associazioni di viticultori. Il contributo a minimo è del 50% a fondo perduto con la possibilità delle singole Regioni di incrementare l’aiuto con fondi propri del 30%. Ma le percentuali del 60, 70 ed 80 per cento di fondo perduto saranno destinate alla promozione delle denominazioni.
I destinatari del bando sono le imprese vinicole con esclusione dei semplici imbottigliatori o commercianti di vino. Per partecipare ai bandi occorre realizzare prevalentemente il vino con uva di propria produzione, oppure acquistata presso terzi. Ciò non vuol dire che l’impresa non possa effettuare un’attività di commercio, ma i vini imbottigliati non potranno essere promossi con le agevolazioni di Ocm Vino paesi terzi. Il bando permette di finanziare tutti i costi da sostenere per promuovere i propri prodotti fuori dall’Unione Europea. Le spese finanziabili, tra le più significative sono, oltre alle spese di viaggio e la partecipazione a fiere, le spese per ospitare i potenziali acquirenti o giornalisti presso le proprie cantine (incoming), le spese per le attività internet, sia di programmazione di contenuto dei siti, i costi (entro un 4%) del personale interno adibito all’export, le spese per la rendicontazione, le spese per il vino utilizzato nelle degustazioni presso ristoranti, centri commerciali, ecc, le spese di pubblicità.
C.d.G.