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Scenari

Ocm promozione, la Puglia “attacca” la Lombardia: “Il loro no solo per motivi politici”

07 Luglio 2017
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L'Assessore all'agricoltura pugliese Leonardo Di Gioia e coordinatore dei colleghi italiani, replica ad un commento del collega lombardo Gianni Fava: “Avevano chiesto 15 giorni di tempo per riflettere. Poi hanno negato il parere ugualmente. E a rimetterci sono i produttori”


(Leonardo Di Gioia)

Uno scambio di accuse reciproche: alta tensione per l'Ocm Promozione. Da un lato l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura Gianni Fava, dall'altro il collega pugliese Leonardo Di Gioia, che è anche il coordinatore degli assessori italiani all'Agricoltura. 

Fava c'era andato giù pesante quando avevamo raccontato che il tavolo delle trattative per i fondi Ocm era “saltato” proprio per il “no” della Lombardia: “Dite che è colpa della Lombardia? A me sembra colpa del ministero che arriva con un anno di ritardo a togliere fondi alle regioni. Con la colpevole gestione (questo lo dobbiamo riconoscere) del coordinatore pugliese Di Gioia sempre più impegnato a soddisfare le richieste del ministro latitante (da mesi non lo vedono al ministero). Poi per carità ognuno può dare la propria versione ma questi sono i fatti”.

“Io i fatti li guardo, eccome – replica Di Gioia – Ieri c'è stato un nuovo “no” da parte della Lombardia, quindi la mancata intesa. Tutte le regioni erano d'accordo al piano del Ministero, tranne loro. Credo che Fava ne faccia una questione politica e che non faccia in questo caso gli interessi dei produttori”. Il Ministero, però, ha fatto sapere di aver rinunciato ai canonici trenta giorni di tempo per poter approvare il decreto in Consiglio dei Ministri: “Questa decisione permetterà l'approvazione del Decreto in tempi brevi, ne sono sicuro – dice Di Gioia – Una data? Non dovete chiederla a me”. Il rischio di approvare un testo che scontenti tutti, secondo Di Gioia non c'è: “Saranno scontenti solo quelli della Lombardia”, dice l'assessore che poi punzecchia ancora Fava: “La Conferenza Stato/Regioni va intesa come un luogo istituzionale dove fare gli interessi dei produttori italiani – dice – Qui, invece qualcuno l'ha trasformata in un luogo dove fare battaglie politiche. Se non avessimo trovato soluzioni alternative a quelle concordate con il Ministero la misura sarebbe andata persa perché non più rendicontabile. La Lombardia aveva già chiesto un rinvio di 15 giorni alla conferenza per valutare. Dopo il rinvio, però, ha detto “no” ugualmente. Quindi ha fatto solo perdere tempo alle aziende italiane che aspettano l'Ocm promozione”. Di Gioia poi conclude: “Ora l'onere tocca al Ministero che per fortuna potrà agire in tempi rapidi. Attesa della sentenza del Tar? Assolutamente lo escudo”. 

Ma facendo due conti, i tempi non sono brevi come dice Di Gioia. Ipotizzando che il Consiglio dei Ministri approvi il decreto entro il 31 luglio, occorrerà poi circa una settimana perché le Regioni recepiscano le disposizioni nazionali per stilare un loro decreto. A questo punto le graduatorie provvisorie che comunque non sarebbero pronte prima della fine di settembre. Un ritardo incredibile. Mentre Francia e Spagna, i nostri competitor, hanno già iniziato a spendere i soldi dell'Ocm Promozione. 

Per altri dettagli, leggi questo articolo e quest'altro.

C.d.G.