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Scenari

Nel mondo si bevono 3,1 miliardi di tazzine di caffè al giorno: italiani grandi maestri della torrefazione

01 Ottobre 2024
Giornata Internazionale del Caffè 2024 Giornata Internazionale del Caffè 2024

Il 1° ottobre è la Giornata Internazionale del Caffè (istituita nel 2015 dall’International Coffee Organization), dedicata alla bevanda globale perché si consuma dappertutto. Infatti, ogni giorno, sono 3,1 miliardi le tazzine di caffè che si bevono in tutto il mondo; vuol dire che dopo l’acqua, è la bevanda universale, anche se le tradizioni e le abitudini con cui si gusta, possono essere le più diverse perché il momento di condivisione cambia a seconda delle tradizioni e dei paesi. Però resta un’esperienza che, con il suo aroma e il suo gusto inconfondibile, celebra la vita, dicono al Consorzio Promozione Caffè che sottolineano, pure, “tutto il mondo … è un caffè ma il cuore della filiera globale è italiano”. Infatti, nel suo lungo viaggio fino alla tazzina, il caffè racchiude le influenze di numerosi paesi: da quello verde delle piantagioni di Brasile, Colombia ed Etiopia, tra i principali produttori della varietà Arabica, a quelle dell’Africa Occidentale, Indonesia e India, dedicate invece alla coltivazione di Robusta, è trasportato per migliaia di chilometri fino in Nord America e in Europa, che sono i principali paesi consumatori, per trasformarsi grazie al processo di tostatura che conferisce al chicco il proprio aroma inconfondibile. Evidenziano, dal Consorzio, che questo è proprio uno dei tratti distintivi del caffè italiano, un’arte che i nostri maestri torrefattori si tramandano di generazione in generazione: un processo fondamentale che richiede tempi e temperature diversi e accuratamente studiati per ogni varietà e origine di caffè per consentire ai chicchi di esprimere al massimo la loro potenzialità di aroma, acidità, corpo e sapore.

L’eccellenza nella torrefazione made in Italy ci vede protagonisti a livello globale, con il Belpaese secondo esportatore al mondo di caffè torrefatto (2,25 miliardi di euro nel 2023 in crescita del 6,8%. Tant’è vero che “sa eccellenza del Made in Italy, il caffè è il simbolo che meglio racconta il senso dell’italianità: la nostra capacità di aprirci al mondo e di interpretarlo, senza dimenticare la nostra essenza e la nostra tradizione. In occasione della Giornata Internazionale del Caffè non possiamo che celebrare la vocazione globale di questa bevanda, la sua capacità di adattarsi ai gusti più diversi, che interpretano le tradizioni dei luoghi, e agli abbinamenti più particolari, restando sempre protagonista di un momento di convivialità e condivisione. Il caffè è forse la bevanda che meglio interpreta nel mondo le nostre diversità, valorizzandole e unendole in un rito che ci fa sentire più vicini”, dichiara Michele Monzini, Presidente di Consorzio Promozione Caffè.

Poi ci sono le iniziative delle singole aziende a creare sempre maggiore interesse intorno al mondo del caffè. Come, per esempio, il “Mind the coffee cup – Il futuro del caffè analizzato a fondo” proposto da illycaffè: un progetto che intende stimolare un lavoro congiunto per trovare una soluzione sostenibile agli effetti del cambio climatico che minaccia un’industria che dà lavoro a 25 milioni di famiglie di coltivatori. Per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici illycaffè da anni promuove l’utilizzo dell’agricoltura rigenerativa, l’insieme di pratiche agronomiche che riducono l’impatto ambientale, rinnovando la fertilità del suolo e aumentando la biodiversità, garantendo una continuità di reddito ai produttori. Un modello che illycaffè ha tradotto in realtà realizzando Arabica Selection Brasile Cerrado Mineiro, il primo caffè prodotto al 100% da agricoltura rigenerativa e certificata regenagri.

Così, con la Giornata Internazionale del Caffè, in diverse città del mondo illycaffè parlerà di agricoltura rigenerativa con il suo progetto. A Milano, intanto, ha trasformato in un bar l’edicola di piazza San Babila dove, fino al 14 ottobre, sarà possibile sorseggiare un caffè 100% prodotto da agricoltura rigenerativa, leggendo un giornale per scoprire di più sul progetto Mind the coffee cup. Mentre la sottostante stazione della metropolitana è completamente personalizzata dall’azienda triestina per far vivere ai passeggeri un viaggio nel futuro del caffè. Tutti i punti vendita illy a gestione diretta insieme ad alcuni selezionatissimi bar e ristoranti di Milano – come quello dello chef stellato Andrea Aprea – servono per tutto il mese di ottobre l’Arabica Selection Brasile Cerrado Mineiro. Oltre all’Italia, sono stati attivati anche alcuni clienti illy in Francia, Germania, Olanda, Regno Unito e Stati Uniti. A Seoul invece, è previsto uno speciale tasting con 4 ricette esclusive a base di Arabica Selection Brasile Cerrado Mineiro, per evidenziare le diverse fasi del ciclo di vita della pianta di caffè. “Per proteggere la coltivazione del caffè è essenziale aiutare le comunità agricole ad adottare pratiche agronomiche sostenibili e investire nella ricerca – commenta Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè -. Abbiamo colto l’opportunità della Giornata Internazionale del Caffè per promuovere la campagna di comunicazione ‘Mind the coffee cup’ e sensibilizzare i consumatori sulla necessità di sviluppare modelli agronomici e sociali sostenibili. Soltanto così potremo continuare a godere di questa bevanda straordinaria e preservare il patrimonio culturale che rappresenta”.

Siccome il “caffè italiano” non è solo bevanda, visto che primeggia pure nella produzione degli strumenti che ne migliorano la qualità, in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, il Museo della Macchina per Caffè (Mumac, con sede a Binasco) di Cimbali Group, debutta in Brasile con “Passione italiana: l’arte dell’espresso”, che si tiene in Brasile, al Museu do Café di Santos dal 1° ottobre 2024 al 4 febbraio 2025 e al Museu da Imigração do Estado de São Paulo dal 21 febbraio 2025 al 26 maggio 2025. La mostra, curata da Elisabetta Pisu, rende omaggio al design, all’innovazione e alla storia del caffè espresso, mettendo in risalto il legame con la storia dell’emigrazione italiana in Brasile, che nel 2024 celebra 150 anni, e l’origine della vasta diffusione del caffè nel Paese sudamericano. Con un percorso espositivo che include oltre 60 oggetti, tra macchine per caffè domestiche e da bar, immagini di caffè storici, riti, usi e costumi dell’italian way of life legati al consumo della bevanda, Mumac porterà in mostra una selezione significativa della sua collezione. Tra i pezzi in esposizione, alcuni dei modelli più iconici della storia delle macchine per caffè espresso: dalla “Snider Insuperabile”, con la particolare forma a colonna degli albori della produzione delle macchine per caffè espresso dei primi decenni del ‘900 a “La Cimbali Brillante” degli anni ’50; dalla “Gaggia Ts”, un esempio del design dell’epoca in cui l’american style del secondo dopoguerra si era esteso a tutti i settori a “La Pavoni Lilliput”, macchina a leva creata da come Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli), fino alla “Faema E61”, l’intramontabile icona degli anni ’60, ancora oggi prodotta e diffusa in ogni parte del mondo. “Il prestito di questi modelli, provenienti dai fondi Cimbali e Maltoni del Mumac, celebra l’eccellenza delle collaborazioni del museo, esportando la conoscenza del design e dell’ingegno italiano e testimoniando l’evoluzione tecnologica e stilistica che ha caratterizzato l’industria delle macchine per caffè espresso nel corso degli anni”, afferma Barbara Foglia, Mumac Director.